Le malattie cutanee negli animali domestici sono sempre più frequenti. Le cause sono varie, la cura va affidata a un veterinario specializzato

Il mio cane è allergico al grano. Il mio ha la dermatite. Io uso solo prodotti mono-proteici. Mi giro intorno e la maggior parte dei miei amici con cani al seguito combatte con ogni sorta di problema che colpisce il derma. Mi chiedo se trenta anni fa, quando le attenzioni verso i compagni a quattro zampe erano piuttosto limitate, le dermatiti e le allergie fossero presenti o no. Non so se è colpa dell’inquinamento, dei pesticidi o del perché non ci sono più le mezze stagioni. A volte credo che i cani vivano così in simbiosi con noi umani, da prenderne anche le patologie.

 

Le sale di attesa degli ambulatori veterinari sono piene di depliant informativi su alimenti che possono aiutare a gestire le cause alla base di problemi dermatologici. C’è chi pensa che siano tutte stupidaggini per farci spendere, chi invece crede che il benessere degli animali da affezione venga prima di tutto. La certezza è che sono sempre di più i veterinari che studiano e si specializzano in dermatologia perché la richiesta aumenta. «Cani e gatti si grattano. Ma il prurito è solo un sintomo, non dimenticarlo», mi ha detto Elisabetta Capaccioli, la mia veterinaria o come la chiamo io, la pediatra dei miei animali. «Le cause possono essere diverse: parassiti, allergie al cibo o all’ambiente, dermatite atopica. Quest’ultima è una malattia cronica che, se diagnosticata, può essere gestita ma non curata in modo definitivo».

 

Ci sono segnali che vanno subito letti perché sintomo di un malessere. Il cane si mordicchia, si struscia a terra, si lecca, si gratta. Il gatto aumenta il “grooming” fino a spezzare il pelo creando alopecie locali. Questi comportamenti sono un campanello di allarme. Non trascurateli. Grattandosi gli animali si provocano escoriazioni e ferite, che possono infettarsi. Nella maggior parte dei casi si tratta soltanto di aver dimenticato il trattamento antipulci, e quindi il problema si risolve velocemente. In altri casi invece si tratta di vere allergie agli acari o ad un alimento, oppure di una malattia genetica. Si va sempre per esclusione per fare una diagnosi attraverso test e controlli accurati.

 

Ci sono razze più predisposte alle malattie cutanee. Quindi prima di prendere un cane di razza, assicuratevi che l’allevatore abbia selezionato soggetti sani e seguite le sue istruzioni su alimentazione e cura. Ma certe malattie possono colpire anche i meticci. Fortunatamente la scienza ci viene in aiuto anche questa volta con gli anticorpi monoclonali. Insomma il modo di alleviare la sofferenza di Fido esiste, ma non cercate di fare da soli. Per questo ci sono i veterinari.

 

CAREZZE
Il prurito è un campanello di allarme. Non va trascurato. Se il cane si gratta con insistenza, controllate che non ci siano lesioni e fatelo vedere dal vostro medico di fiducia. Stessa cosa vale per il gatto. L’osservazione è la migliore alleata per il benessere dei nostri compagni di vita.

 

E GRAFFI
Pensare di risolvere il problema del prurito ignorandolo è la cosa peggiore da fare. Trascurare un sintomo è sbagliato. Così come cercare soluzioni da soli senza rivolgersi a chi ha studiato per darci risposte. Le cure sono costose, vanno messe in conto quando si prende un animale. Altrimenti è meglio rinunciare ad averne uno.