Maestosi, bianchi ma non facili da gestire. Sono animali da pastore, non vanno rinchiusi in un appartamento

Ogni volta che vado a trovare il mio amico Paolo, la mia auto viene circondata da grandi cani bianchi. Non tutti abbaiano, nessuno scodinzola, semplicemente mi accerchiano. Prima di scendere dalla macchina aspetto sempre che lui sia nei paraggi, non si sa mai. Alleva pastori maremmani abruzzesi ed è stato per molti anni presidente della società specializzata di questa razza da guardiania. I suoi cani sono grandi, bianchi, alteri, sembrano orsi polari. Quando li accarezzi, le mani affondano in una pelliccia a tratti ruvida, che non teme pioggia o neve, su cui le intemperie scorrono senza lasciare traccia.

 

Nel momento in cui Paolo arriva, posso scendere dalla macchina. Si avvicinano, non fanno le feste tipiche dei cani, ma ti fanno capire che sei ben accetto nella loro casa. Tempo fa sono andata a trovarlo per vedere la ristrutturazione della capanna attigua al suo podere di campagna e, in quel momento, Paolo aveva almeno quattro di questi bestioni pelosi. Ad un certo punto mi sono allontanata per prendere la macchina fotografica che avevo lasciato in auto. Una delle sue femmine ha deciso che non era il caso che mi spostassi a mio piacimento nella proprietà e si è messa davanti a me, sbarrandomi la strada. Mi fissava dritto negli occhi e, ad ogni mio tentativo di muovermi, scopriva leggermente le gengive per mostrarmi la sua dentatura perfetta, accompagnando quella smorfia con un ringhio.

 

Soluzione: tornare indietro verso il padrone e farmi accompagnare. Quanti di voi andando in giro in bicicletta per le campagne si sono trovati di fronte questi cani? Fanno il loro mestiere: presidiano il territorio, stabiliscono un perimetro che nessuno deve oltrepassare. Sono una delle poche razze ancora utilizzata per la loro funzione: la guardia. Nel mio girare da cronista ne ho visti molti di questi cani, alcuni anche sbranati dai lupi nel tentativo di difendere a costo della vita il gregge. Sono bellissimi, da cuccioli sembrano orsacchiotti. Ma non sono cani per tutti. Non sono adatti per andare a passeggio nei centri commerciali, né per riportare la pallina, nemmeno vanno sciolti in un’area sgambamento cani in città.

 

Stanno bene fuori, liberi, a difendere il territorio che gli è stato assegnato. Se non siete pastori, meglio avere un bel parco recintato onde evitare spiacevoli incidenti con i vicini o ignari postini. Insomma non sono cani da appartamento. Olio, il maschio del branco di Paolo, era buonissimo con i bambini. Ma al guinzaglio per strada, se incrociava un altro cane, era fondamentale che ci fosse il suo proprietario, perché la situazione rimanesse sotto controllo. Vorrei tanto un pastore maremmano abruzzese, ma credo che mi accontenterò di accarezzare quelli del mio amico.

 

CAREZZE
Presidiano il territorio, stabiliscono un perimetro che nessuno deve oltrepassare. Sono una delle poche razze ancora utilizzata per la sua funzione: la guardia. Amano stare fuori anche quando nevica. Devono essere liberi di controllare la proprietà. Le linee di sangue ben selezionate, hanno un carattere solido e sincero.

 

E GRAFFI
Niente pettorine per il pastore maremmano abruzzese. Non è un cane da passeggio. Per intendersi: non è adatto per andare a fare un giro al centro commerciale. Non riporta la pallina e non ama giocare. Non è la vostra razza se vivete in appartamento. Mai tenerlo legato alla catena. Insomma non è un cane da compagnia.