Respinte in Commissione giustizia le iniziative di Pd e di +Europa. «Il governo conferma la sua volontà persecutoria»

Il Parlamento italiano non ha nessuna intenzione di tutelare i figli delle coppie omogenitoriali. Nessuna “sanatoria”, paventata per mesi dalla destra, nessuna tutela per i bambini già nati da due madri o due padri. La sintesi arriva dalla Commissione Giustizia della Camera che ha respinto per 13 voti a 11 due emendamenti presentati da Pd e Più Europa, alla proposta di legge sulla maternità surrogata reato universale. Gli emendamenti prevedevano le trascrizioni dei figli delle famiglie arcobaleno dopo lo stop voluto dal Governo Meloni.

 

Non c'è stata e non ci sarà nessuna trattativa, sembrano dire dalla maggioranza, i figli delle coppie gay e lesbiche restano senza tutele. Non sono bastate le preoccupazioni espresse nelle ultime settimane da Bruxelles per un rischio “orbanizzazione” dell’Italia e neanche la condanna del Parlamento europeo contro «le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali». Una condanna scritta, arrivata con un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che «ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli; ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989».

 

Al voto ha partecipato anche il presidente della Commissione Giustizia, Ciro Maschio. Inusuale per un presidente che dovrebbe essere garante imparziale. «Il risultato è stato di 14 voti contro l'emendamento soppressivo e di 12 a favore. Il mio voto, quindi, è risultato ininfluente sul risultato finale. Ho ritenuto mio diritto manifestare il mio orientamento su un tema così sensibile», spiega Maschio. Per Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti del Pd, «si è trattata di una sgrammaticatura: il presidente della Commissione poteva evitare di votare, come accade in questi casi». E ha aggiunto: «In commissione giustizia la destra ha appena bocciato il nostro emendamento per tutelare tutti i figli di questo Paese, come chiedono Consulta, Corte di giustizia UE e centinaia di sindaci al Parlamento. Hanno confermato la loro volontà persecutoria contro le famiglie Arcobaleno».