Cereali, carne, farine animali. E un rapporto specifico tra proteine e ceneri. Scegliere il cibo per il proprio amico domestico richiede calcoli e attenzione

Orientarsi nel mondo del cibo per animali domestici, cani e gatti, è diventato un lavoro. Negli ultimi dieci anni le aziende produttrici di crocchette e umido, si sono moltiplicate. Il mercato dell’alimentazione pet è un vero affare, perché i quattro zampe nelle case degli italiani sono milioni. È finita l’epoca in cui il cane mangiava gli avanzi del pranzo, rimescolati con pane secco e acqua. Oggi esistono cibi di ogni genere con etichette e ricette che fanno venire l’acquolina in bocca. Pesci, frutta, carni prelibate, il confezionamento è studiato per attirare l’occhio del padrone, non certo del cane. Entri in un negozio “pet food” e ti perdi tra gli scaffali affascinato da sacchi lucidi e colorati, scritte che promettono salute e longevità, pelo perfetto, denti splendenti, articolazioni elastiche.

 

Vitamine integratori, alghe, radici, e poi la parola magica “naturale” o “bio”. E il gioco è fatto. Nessuno però legge le etichette, quelle scritte minuscole con percentuali e parole difficili, dove in realtà si nasconde la vera formula del prodotto che il nostro cane mangerà.

 

Composizione e componenti.
La composizione indica la lista degli ingredienti, i componenti sono i valori dell’analisi chimica. Il primo ingrediente in etichetta è quello principale. Quindi se c’è scritto mais, significa che quelle crocchette sono fatte di mais.

 

Carne: per capire quanta e che tipo di carne c’è nella crocchetta, va fatta attenzione a una serie di diciture che ci possono trarre in inganno se non siamo più che esperti. Se c’è scritto carne fresca, su quella percentuale va tolto un 70/80 per cento di acqua, se invece è disidratata, il valore della percentuale di carne sarà effettivo.

Farine animali: sono farine prodotte con scarti di macellazione, ossa, piume, lische, zoccoli. Proteine di carne o pesce disidratate o idrolizzate, derivano da scarti della macellazione non destinati ad uso umano. Importante è che la parola carne sia tra le prime della lista.

Proteina grezza: non è altro che il livello proteico totale come determinato dal suo contenuto di azoto. Sali minerali, ossia le ceneri grezze. Per sapere se il rapporto tra proteine e ceneri è ottimale, basta fare un semplice calcolo matematico: dividere la quantità di proteine per quella delle ceneri. Il risultato dovrà essere tra 3 e 5.

 

Trovare un buon cibo è complicatissimo. Alla fine sarà il cane a dirci se sta bene. Se le deiezioni sono buone, se non si gratta, se il pelo è lucido, quel cibo non è del tutto sbagliato. E comunque ci sono sempre i veterinari che sanno darci utili consigli.

 

CAREZZE
La salute dei nostri amici animali, passa anche attraverso il cibo. Risparmiare, acquistando crocchette o scatolette scadenti, ci farà poi spendere di più in cure veterinarie. A Lungo andare, un cibo scarso provoca sempre qualche guaio. L’alimentazione buona è di solito garanzia di benessere fisico. Non lo dimenticate.

 

E GRAFFI
Imparare a leggere le etichette della composizione del cibo, sul retro della confezione, è un buon proposito che dovreste mettere in conto. In quelle scritte piccole e fatte di percentuali e parole all’apparenza difficili, si nascondono tutti i segreti per capire se un alimento è in linea con le esigenze del nostro cane o gatto.