Vetrine e scale mobili proprio sotto il celebre ponte

Una grande terrazza con vista mozzafiato al posto del tetto cinquecentesco. Scale mobili colorate e un modernissimo "department store" proprio sotto il ponte di Rialto. Fa discutere il nuovo progetto veneziano di Gilberto Benetton. La finanziaria di famiglia, Edizione property, ha acquistato dalle Poste italiane il Fontego dei Tedeschi, prestigioso palazzo sul Canal Grande, un tempo affrescato sulla facciata da Giorgione e Tiziano. La cifra sborsata è 30 milioni di euro. Nemmeno tanto, viste le buone condizioni dell'immobile, da un secolo sede delle Poste centrali.

È un luogo simbolo, con l'atrio e la struttura di antico fondaco (il mercato sull'acqua con depositi per le merci al piano terra) ancora ben conservati. Per lanciare il nuovo progetto i Benetton hanno fatto le cose in grande. Hanno affidato il restauro del Fontego all'architetto olandese Rem Koolhaas, l'urbanista autore dei centri commerciali di Prada, che proprio quest'anno la Biennale ha deciso di premiare con il Leone alla carriera. Ma l'accoglienza della città è stata fredda. "Può essere il progetto più bello del mondo, ma l'uso pubblico del Fontego va mantenuto", ha subito frenato il sindaco Giorgio Orsoni, assente il giorno della presentazione. Benetton avrà invidiato la calorosa accoglienza riservata al magnate francese François Pinault, che ha restaurato a tempo di record la Punta della Dogana, trasformata in Museo di arte contemporanea.

"Vogliamo riportare in questo luogo il commercio, com'era nel Cinquecento", ha provato a spiegare Gilberto, "i veneziani possono stare tranquilli. La città con il nuovo Fondaco sarà più giovane, più produttiva e più moderna. Non vogliamo fare l'ennesimo albergo". Ma la proposta di restauro è ferma. Nei giorni scorsi si è ipotizzato che Benetton si rivolga al governatore Luca Zaia, affinché il progetto venga esaminato da una Conferenza di servizi, accorciando i tempi. A Venezia la famiglia di Ponzano ha già comprato il teatro Ridotto, l'hotel Monaco, il cinema San Marco, l'isola ex ospedale di San Clemente (oggi hotel di lusso) e l'isola del Tronchetto.