I gruppi del Carroccio alla Camera e al Senato lanciano una serie di sponsorizzazioni su Facebook. La novità? Non c’è il volto un tempo onnipresente del segretario

Che le cose in casa Lega non vadano molto bene è tema piuttosto noto. Tra gaffe in Polonia, sondaggi in caduta libera e malumori interni, la leadership di Matteo Salvini non è mai sembrata così traballante. E neanche l’incoronazione del “Capitano” al non-matrimonio di Silvio Berlusconi sembra aver cambiato le cose.

 

Un altro piccolo segnale di movimenti un tempo impensabili arriva dai social, una volta terra di conquiste e feudo di Salvini ma oggi diventati anche per lui un territorio ostile. A remare contro la narrazione del Capitano stavolta sono infatti proprio i gruppi della Lega alla Camera e al Senato. Che hanno in questi giorni lanciato delle campagne promozionali per far conoscere il lavoro del partito.

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E fino a qua, nulla di nuovo. Le campagne in questione hanno però una caratteristica: non c’è Salvini. Il volto onnipresente del leader del Carroccio non è previsto. Certo, si potrà sempre obiettare che si tratta solo di una differente scelta comunicativa: ma in un partito che della sua identificazione con Salvini ha fatto negli ultimi anni la sua bandiera, questo è qualcosa di più di un segnale.

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Le grafiche preparate per i social dai gruppi segnalano infatti i risultati - più o meno reali - raggiunti dalla Lega nei vari campi: Irap, sicurezza, flat tax. Oltre ad alcune questioni più locali e infatti indirizzate a pubblici specifici. Il gruppo al Senato nell’ultimo mese ha speso poco meno di ottomila euro per aumentare la portata dei suoi messaggi su Facebook con questi messaggi, mentre quello alla Camera si è limitato a 1500 euro circa.

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La differenza comunicativa si vede in maniera ancora più netta confrontando alcune vecchie sponsorizzazioni dei gruppi. Quello del Senato ad esempio, l'anno scorso diffondeva a pagamento alcune foto di Salvini (arrabbiato o sorridente, per colpire più pubblici) con il semplice slogan "se sei della Lega clicca qui".

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Periodo in cui il volto del Capitano acchiappava like e simpatie. Oggi invece, sembrano aver pensato i comunicatori della ormai smantellata Bestia, la faccia di Salvini non funziona tanto bene. E, zitti ziti, iniziano a farla scomparire.