No, quelli sul mostro di Loch Ness non sono i passaggi istituzionali più terrificanti che troverete nel nuovo Stupidario. Ad un certo punto, sul vostro device, si materializzeranno tutte le più incredibili scuse utilizzate dagli “assenteisti” di destra nel tentativo di scongiurare – invano – la storica figuraccia rimediata con il Def. Della serie: “Come al solito pensavo che il giovedì sarei stato libero...”. Non fosse abbastanza: l'armocromia-gate, Renzi ed il nuovo Riformista, putipù, rinoplastiche, chiringuitos e molto altro. Inutile dilungarsi oltre: buona fortuna.

Disse “Sono una tipa di destra, amante del decoro, dell'ordine e della sicurezza!”
La deputata Alessia Ambrosi chiede di togliere l’autovelox dopo 7 multe. “Ero in campagna elettorale, dovevo correre”
(Open – 30 aprile)

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È uno sporco lavoro, ma
“Birra, amici e le canzoni del mitico Max Pezzali! ”
(Il vicepremier Matteo Salvini su Instagram – 28 aprile)

Frazione di Godega
“Novant'anni fa, il 2 maggio 1933, i coniugi MacKay che possedevano un albergo sulle rive del lago di Lockness (sic) nelle Highlands scozzesi, affermarono di aver visto due gobbe nell’acqua muoversi seguendo cerchi concentrici. È il primo avvistamento di 'Nessie' dell'era moderna (...)”
(Il governatore leghista del Veneto Luca Zaia, all'alba, su tutti i suoi profili social – 2 maggio)

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Open to Misurata
L'ennesima gaffe della campagna lanciata da Daniela Santanchè: il lago di Misurina, perla delle Dolomiti, spostato in Libia. Diventa di “Misurata”
(Today – 27 aprile)

Putipù 
“Il Primo maggio c'è chi va al Concertone a spese dei cittadini col putipù a cantare e ballare, e c'è chi lavora per i cittadini. Ci sono i musici e i lavoratori, i lavoratori sono quelli che si riuniranno a Palazzo Chigi. Gli altri coi putipù, balli e balletti...”
(Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, rispondendo ai cronisti – 28 aprile)

Papà, papà
Un consulente gestionale irrompe nella villa di Silvio Berlusconi urlando “papà, papà”: 48enne arrestato ad Arcore
(Il Giorno – 27 aprile)

Il Riformista parte col botto
“Il primo numero del Riformista su Calenda? L'ho fregata Vespa, parleremo di cose più interessanti per gli italiani, di Luciano Spalletti e del miracolo del Napoli. Un bellissimo segnale per l'Italia. Con alcune curiosità che nessuno conosce. Pensi che Luciano Spalletti si è comprato un materasso e dorme nel centro sportivo di Castel Volturno...”
“Il nuovo Riformista non sarà assolutamente il giornale di Italia Viva”
(Matteo Renzi presenta il nuovo Riformista; Cinque Minuti, Rai 1 – 2 maggio)

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Nel frattempo, Italia Viva...
“@ilriformista sarà un giornale molto diverso da come ve lo aspettate. Non sarà il gazzettino di #ItaliaViva, ma sarà un luogo di libertà, di spazio, di confronto. Speriamo di offrire una palestra per tenere la mente in esercizio: nel tempo degli slogan, le idee valgono doppio”
(Italia Viva, profili social ufficiali – 2 maggio)

CAPITOLO II: DEF END
Def, governo a picco: niente maggioranza assoluta in Aula. Bocciato lo scostamento di bilancio che serve per il taglio del cuneo fiscale. Non era mai accaduto prima. Cdm lampo per rimediare
(Fatto Quotidiano – 27 aprile)

Meloni è furibonda
Un pasticciaccio così brutto è inammissibile. Tanto più se hai la presidente del Consiglio che è a Londra, a Downing Street, a incontrare per la prima volta il premier britannico e a rassicurare i mercati
(Corriere della Sera – 29 aprile)

Il tripudio di scuse
Il parlamentare forzista Francesco Maria Rubano stava barricato in bagno: “Una colica improvvisa, fitte terribili”
Il collega Luca Squeri non c'era perché a Reggio Calabria doveva consegnare un encomio a un vecchio presidente dell'associazione benzinai
Rossano Sasso, sottosegretario all'Istruzione: “Non sono riuscito a votare per 30 secondi”
(Corriere della Sera – 29 aprile)

Francesco Maria Rubano insiste: “Sono venuto nonostante abbia mia madre malata”. Il collega Andrea Caroppo lo guarda e sussurra: “Non vorrai pure essere ringraziato...”
L'azzurra Catia Polidori vuole essere rimborsata dal suo capogruppo Paolo Barelli per il ritorno improvviso: “Mi devi 700 euro per il volo, e a Deborah Bergamini 400”
“Due hanno votato, ma non ha funzionato il pulsante”, giurano dalla Lega. Sono Davide Bergamini e Andrea Giaccone. Maledetta pulsantiera.

Al voto mancano anche Marta Fascina, da giorni vicina a Silvio Berlusconi in ospedale, e Antonio Angelucci, recordman di assenze: ha votato una volta su 100.

Squeri di Forza Italia: “Io assente ingiustificato? Ma se sono in missione per conto dei benzinai!”; “Come al solito pensavo che il giovedì sarei stato libero...”
(La Stampa – 28 e 29 aprile)

Telefoniamo all'onorevole Andrea De Bertoldi, Fratelli d'Italia. Lei non era in Aula
“Eh, io sono a Palermo”
In missione?
“Non propriamente. Ma è come se lo fossi”
Cioè?
“Sono dottore commercialista e rappresento il partito al convegno nazionale dei commercialisti. L'avevo annunciato già una settimana fa, e il mio capogruppo Tommaso Foti mi aveva detto: 'Vai tranquillo!'...”

Sottosegretario Rossano Sasso, leghista, pure lei non c'era
“No, io oggi c'ero, c'ero”
Risulta assente
“Per trenta secondi! Ho avuto un imprevisto che mi ha fatto tardare, un maledetto imprevisto”

Michela Vittoria Brambilla è a casa con l'influenza: “Ho esagerato a difendere troppo l'orsa”
“Una figura di merda”, è la sintesi di un big del centrodestra
(La Repubblica – 28 aprile)
 

Il berlusconiano Andrea Orsini si vantava di essere in vacanza a Gerusalemme. Il suo post su Facebook: “INDOVINATE DOVE SONO... Vienna? Innsbruck? Bad Ischl? Nulla di tutto ciò, sono a Gerusalemme. Dove – fra le tante magie di questa città, varcando l'affascinante ingresso dell'Austria Hospice – si trova quest'angolo della vecchia Austria. Mangiare una fetta di Sachertorte sotto il ritratto dell'Imperatore (o a scelta in un fresco e curato giardino) a Gerusalemme offre, almeno a me, suggestioni molto particolari”
(Tag43 – 27 aprile)

Quanto accaduto è “la conseguenza nefasta della furia iconoclasta del taglio linea del numero dei parlamentari”. Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega
(Adnkronos – 28 aprile)

E pensare che poche ore prima…
Il ministro Sangiuliano ha un'idea “fantozziana” per il lavoro nei musei italiani. Anziché preoccuparsi degli appelli per la mancanza di personale, il ministro della Cultura organizza un pranzo a Ferragosto per i direttori dei musei statali, dopo aver redarguito chi ha fatto ponte il 24 aprile
(Wired – 26 aprile)

CAPITOLO III: L'ARMOCROMIA
Tu credi nel cosiddetto “power dressing”?
“Allora, se sapessi che cos’è, ti potrei rispondere! (...) In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio”
(Elly Schlein, segretaria Pd, intervistata da Vogue – 25 aprile)

300 euro l'ora
Enrica Chicchio, la personal shopper di Schlein: “Via l'eskimo, ora ha il trench. Elly come le dive di Hollywood. Le mie tariffe? Da 140 a 300 euro l'ora”
“Professionalmente parlando, definirei Elly acqua e sapone. Nelle categorie dell'armocromia è un 'inverno', per lei vanno bene i colori freddi, contrastanti, saturi. Così guarda al suo target di riferimento, cioè a sinistra, ai giovani. E alla sostenibilità”
(La Repubblica – 27 aprile)

Da qui in poi, il finimondo…
“Come è noto io sono molto 'élite' ma vi giuro che ignoravo l’esistenza dell’armocromista come figura professionale. Colpa mia”
(Carlo Calenda, leader di Azione, su twitter – 27 aprile)

Er poro Maurizio Gasparri, in Parlamento da 31 anni a 12mila euro netti al mese…
“Pronto? Elly! Oh come sei gentile... a cosa devo la chiamata della nuova segretaria Pd? T'ha detto cosa? L'armocosa? L'armocromista? Ah hai visto che l'arancione della cravatta non mi sta bene? Eh sai, io faccio i comizi, non faccio il ponte e le vacanze in Svizzera come voi, io al massimo faccio il ponte dell'autostrada... io non me lo posso permettere l'armocromista, 300 euro l'ora, tu sei ricca, chette frega, io invece faccio i comizi...”
(Maurizio Gasparri-show su Instagram: il senatore forzista simula una telefonata con Schlein – 30 aprile)

“Hasta lo shopping siempre”
“Cara @ellyesse, ma davvero paghi una #personalshopper 300 euro l’ora per vestirti? Ovviamente i gusti vanno sempre rigorosamente rispettati: ma se cambiassi idea e servisse una mano (gratis) sono qua! Tua Alessia. Hasta lo #shopping siempre! #pd #ellyschlein #proletaridituttoilmondovestitevi”
(Alessia Ambrosi, parlamentare Fdi, quella degli insetti e dell'autovelox, su Twitter – 27 aprile)

Toma toma
“L'onorevole si avvale della consulenza di una armocromista, che si fa pagare 300 euro all'ora. La signora si chiama Chicchio... Cacchio! Mi verrebbe da dire... io vorrei proporre all'onorevole Schlein, se mi paga la metà di quello che prende Chicchio io sarei in grado di proporre un risultato cromatico anche migliore”
(Il governatore dem della Campania Vincenzo De Luca a L'Aria che tira, su La7 – 28 aprile)

Eccoallà
“Cara signora Schlein mi permetta di darle un consiglio, lei non ha bisogno di una armocromista bensì di un bravo chirurgo plastico”
(Vittorio Feltri, esponente Fdi e fondatore di Libero, su Twitter – 28 aprile)

Eccoallà II
“Faccio io quelle mansioni, cucino, il resto. Non tollero l'uomo che si mette a fare il letto, dare l'aspirapolvere. Io non lo posso vedere, sono all'antica con certi ruoli. Mi abbassa l'eros, me lo uccide". Sia resa imperitura gloria a Laura Chiatti.
(Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, su Twitter – 1 maggio)

Viandanti
Enrico Borghi, da parlamentare Pd, 6 agosto 2022: “Renzi sogna di essere il nuovo Ghino di Tacco, che lucrava sui viandanti da Radicofani. Si è scordato di aver costruito lui l’autostrada che ha deviato tutto il traffico altrove. La solitudine odierna è la conseguenza dei suoi errori”
RaiNews, pochi giorni fa. Enrico Borghi lascia il Pd per Italia Viva: crede “in un nuovo progetto riformista alternativo alla destra e distinto da questo Pd”. Renzi: “Bene l'arrivo di Borghi”
(26 aprile)

“Ero a disagio a sinistra. Forse ho preteso troppo su giustizia e sicurezza”. L'eurodeputata Chinnici passata dal Pd a Forza Italia 
(Il Giornale – 30 aprile)

Casalino sogna la tv, Toninelli è tornato a fare l'assicuratore: le seconde vite degli ex grillini. E c'è chi ha aperto un chiringuito. Da uno vale uno a ognuno per sé: Cancelleri con Forza Italia, Castelli ha scelto il partito “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca
(Il Messaggero – 23 aprile)

Seconda ca
Cerimonia in ricordo di Ramelli, La Russa: “Cosa penso dei saluti romani? Non rispondo al Fatto né a nessun altro”. E sbrocca coi giornalisti: “Stai zitto, vergognati”
(Fatto Quotidiano – 29 aprile)

Dieci poltrone per uno
Una poltrona in meno, scatta l'incompatibilità: Sgarbi potrà contare “soltanto” su nove incarichi istituzionali. La carica da consigliere lombardo non può cumularsi con l'incarico di sottosegretario alla Cultura
(L'Espresso – 2 maggio)

Vedi un po'
Sgarbi: “Perché mi fischiano i partigiani? Oggi Pasolini sarebbe di destra”
(Corriere di Bologna – 27 aprile)

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Indovina
Profilo Instagram di Laura Ravetto. Foto. 
Commento di colucciroberto6081: “Ma cosa hai fatto? Sei diversa...”
Replica l'onorevole leghista: “Indovina”
colama150: “Ti sei rifatta il naso? Perché?”
Ravetto: “Solo la punta. Bella è?”
(Da Propaganda Live, La7 – 18 aprile)

Treble
“Ungheresi e poloni” (polacchi, ndr); “è lei che ha detto 'linguaggio da Hitler'” (l'interlocutore parlava di “linguaggio da Internet”, ndr); “una tassazione progressista” (progressiva, ndr)
(La vicepresidente Pd Chiara Gribaudo, nelle ultime settimane, tra La7 e Rete 4 – 29 aprile)

Agenzie che resteranno I
@Adnkronos: “India, fa pipì sui binari: mucca colpita da treno lo uccide”
Risponde @andrea_capoti: “La mucca di nome India uccide il treno?”
(Twitter – 25 aprile)

Agenzie che resteranno II
“In queste ore l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha appreso con viva preoccupazione, dagli organi di stampa, dell’intenzione di alcuni esponenti della tifoseria della squadra del Napoli di festeggiare l’imminente scudetto organizzando una simulazione dell’esplosione del Vesuvio, con 'invasione' dello stesso e l’accensione di fumogeni tricolore sulla cima del cratere”
(Comunicato ufficiale dell'ente – 28 aprile)

Stima
Olanda, guida ubriaco con la patente falsa di Boris Johnson. La polizia: “Non ci siamo cascati”
(Open – 2 maggio)