Netta vittoria dell'alleanza Forza Italia-Lega: «Giochiamo insieme per fare gol nella porta avversaria». Paita contro Pastorino: «Ha regalato la regione a Berlusconi». La grillina Salvatore: «Per noi risultato incredibile»

«Che farò come prima cosa per la Liguria? Domattina dormirò sino alle dieci». Giovanni Toti è raggiante, senza cravatta, con la camicia azzurra sbottonata. Attraversa il centro di Genova tra cori da stadio. «E’ una vittoria che ci aspettavamo, decisamente. La Liguria è stata governata male negli ultimi dieci anni e sarà governata bene per i prossimi cinque».

Genova, ore 2.20: il nuovo laboratorio della sinistra italiana si è rotto. Per Forza Italia e la Lega Nord, avanti di quasi 8 punti, è una serata indimenticabile. «Abbiamo vinto e sapevo da giorni che sarebbe andata così. La Lega? E’ un alleato molto forte, determinante. Ma non farò il calcolo di chi ha più punti nella nostra metà campo (Lega Nord 20%, Forza Italia 13%, ndr): noi giochiamo insieme per fare gol nella porta avversaria».

Nella sinistra ligure – o meglio: nelle sinistre, visto che i candidati erano quattro, dal Partito Democratico sino al Partito Comunista dei Lavoratori – parte la gara alle colpe. E Raffaella Paita, candidato del Pd, si scaglia subito contro il civatiano Luca Pastorino, ex compagno di  partito che si è schierato contro di lei dopo la sconfitta alle primarie di Sergio Cofferati. «Pastorino ha fatto un capolavoro politico ed ha regalato la Regione ad un uomo di Berlusconi», ha detto la Paita. «La sconfitta era nelle cose a causa della decisione della sinistra. Pastorino ha fatto un'operazione cinica per far vincere la destra».

Luca Pastorino aveva ostentato sicurezza per tutta la domenica. Partita a calcetto di mattina, Genoa in tv la sera. «Comunque sia il risultato del 10% è un buon risultato», ha commentato nel centro storico di Genova. «Ma in questo momento sono malatissimo», dice ai cronisti tirando su di naso. «Quindi ora mi curo un attimo e poi ne riparliamo».

Alice Salvatore del Movimento 5 Stelle potrebbe essere alla guida del primo partito della Regione. «Questa è una sconfitta per il Partito Democratico, con la Paita che rischia di non entrare nemmeno in consiglio regionale. Poco male, ci sarebbe un indagato in meno», spiega sorridendo senza trattenere la felicità. «Per i 5 stelle è un risultato storico, anche a livello italiano: è la prima volta che corriamo alle regionali in Liguria e abbiamo avuto un risultato incredibile. Beppe Grillo? Lo sentirò domattina. In ogni caso la speranza era fare un gran risultato e lo stiamo facendo. Non faremo accordi se non su singoli progetti. Ma tanto Forza Italia e Partito Democratico faranno le loro solite alleanze. Un Patto del Nazareno al basilico».