I bombardamenti di Israele su Gaza. Le critiche dal governo spagnolo a Giorgia Meloni. La morte del giornalista francese in Ucraina. La Siria rientra nella Lega araba. Ecco i fatti della settimana

Israele continua a bombardare Gaza
Da martedì sono state uccise 30 persone. Altre 90 ferite durante gli attacchi aerei di Israele sulla striscia di Gaza. Secondo il ministro della Salute palestinese: «Tra le vittime ci sono sei bambini, tre donne. Il capo della forza missilistica della Jihad islamica palestinese (PIJ) e il suo vice». In risposta le fazioni palestinesi hanno lanciato razzi da Gaza verso Israele, uccidendo una persona.

 

È finita la pandemia al confine tra Messico e Usa
Il titolo 42, la misura introdotta nel marzo 2020 dall'allora presidente Donald Trump che di fatto ha sigillato il confine meridionale consentendo di espellere immediatamente i richiedenti asilo per l'emergenza Covid, è scaduta alla mezzanotte dell’11 maggio. Generando caos: decine di migliaia di migranti premono da giorni al confine col Messico, si prevede un'ondata di oltre 150mila persone con una media di circa 10mila al giorno. Ma «i nostri confini non sono aperti», ha ribadito il ministro della sicurezza interna statunitense Alejandro Mayorkas.

 

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Turchia verso il voto
Occhi puntati sulla Turchia: domenica 14 maggio si terranno le lezioni parlamentari e presidenziali. Secondo molti analisti sarà la tornata elettorale più difficile per il leader turco Recep Tayyip Erdogan alla guida del Paese da vent’anni. I sondaggi darebbero in vantaggio Kemal Kilicdaroglu, 74 enne leader del Partito popolare repubblicano (Chp), candidato alla presidenza per la coalizione a sei partiti dell'Alleanza della nazione. Un fronte molto eterogeneo, composto da nazionalisti, liberali e socialdemocratici.

 

Proteste in Pakistan
Dopo l’arresto dell’ex primo ministro Imran Khan, disordini e proteste violente sono scoppiate in tutto il Paese: ci sono stati almeno quattro morti, secondo la stampa locale, e un migliaio di arresti tra Islamabad, Lahore, Karachi e Quetta dove i sostenitori di Khan hanno organizzato picchetti e sit-in durati tutta la notte. Internet è stato oscurato e l’accesso a diversi social media limitato. Al momento dell’arresto Khan stava per comparire in tribunale dove avrebbe dovuto rispondere delle accuse di corruzione. Ma dopo due giorni la corte suprema pakistana ha dichiarato l'arresto illegale. Il Governo guidato dal primo ministro Shehbaz Sharif condanna la decisione della corte suprema: la popolarità di Khan è aumentata da quando è stato rimosso dal potere e ha mobilitato proteste in tutto il Paese per chiedere elezioni anticipate e la rimozione dei militari dalla politica. La notizia che il suo arresto è stato dichiarato illegale è stata accolta con festeggiamenti per le strade dai suoi sostenitori.

 

La battaglia di Bakhmut e Zelensky a Roma?
Secondo alcuni funzionari Usa intervistati da Politico, il territorio del Donbass, da tempo il luogo in cui si svolgono gli scontri più duri, è per l’85 per cento in mano ai mercenari della Wagner. Anche se gli ucraini negli ultimi giorni parlano di un’avanzata di oltre 2600 metri. «Per la controffensiva di Kiev ai danni di Mosca servono ancora tempo e armi», sottolinea infatti Zelensky, il presidente ucraino che nei prossimi giorni ha programmato una serie di visite nei paesi europei, tra cui, sembra, anche l’Italia: domenica prossima dovrebbe incontrare la premier Giorgia Meloni e forse anche il Papa.

 

Ucciso in Ucraina il giornalista di Afp
Arman Soldin, aveva 32 anni e aveva iniziato la sua carriera a Roma. Il cronista e reporter dell'agenzia France Press, è morto mentre si trovava sul fronte nell'est del Paese, durante un un attacco sferrato con razzi Grad, vicino a Bakhmut. I giornalisti dell'Afp, che vanno regolarmente nella zona epicentro dei combattimenti, erano insieme ai militari ucraini. Il procuratore antiterrorismo ha detto che la Francia ha aperto un’indagine sui crimini di guerra in seguito alla morte del giornalista.


Anche la Spagna critica Italia
La ministra del Lavoro e vicepremier spagnola, Yolanda Díaz, ha accusato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni di portare avanti riforme contro i lavoratori. «Ha emanato un decreto per governare contro i lavoratori in Italia e tornare ai contratti spazzatura», ha dichiarato riferendosi al decreto 1°maggio del Governo italiano. L'attacco di Díaz era rivolto al programma di Vox che parla di limitare il diritto allo sciopero e la negoziazione collettiva, privatizzare le pensioni e tornare a contratti spazzatura. «In Italia è stato fatto qualcosa di peggio, sopprimere il reddito di cittadinanza». La vicepremier spagnola ha accusato Vox di voler mettere in atto in Spagna le stesse misure varate da Meloni in Italia e di avere «un problema con il Primo maggio». «Spiace che la vicepremier spagnola Yolanda Diaz interferisca nella vita politica italiana dando giudizi inaccettabili sulle scelte del governo. Le difficoltà elettorali del suo partito non giustificano offese ad un partner e alleato europeo. Non è questo il modo di collaborare», ha risposto Antonio Tajani su Twitter.

 

Cile. Ha vinto la destra estrema
Il Paese è andato alle urne per eleggere i rappresentanti dell’organo che dovrà approvare la nuova Costituzione: una pesante sconfitta per la sinistra del presidente Boric perché la maggioranza è andata alla lista di estrema destra composta da candidati del Partito Repubblicano di José Antonio Kast: il partito Repubblicano ha ottenuto 33 seggi su 50 nel Consiglio costituzionale. La nuova Costituzione sarà consegnata al presidente a ottobre e dovrà essere approvata da referendum. Un primo progetto di Costituzione, considerata molto progressista, è stato bocciato dal popolo cileno nel 2022.

 

La Siria torna nella Lega araba
Il reintegro della Siria nella Lega Araba e la visita a Damasco del presidente iraniano Raisi significano per il presidente siriano Bashar al-Asad, sostenuto dalla Russia, vantaggi politici e diplomatici. Mentre sono solo all’inizio i negoziati con gli altri paesi sui temi della ricostruzione e del rimpatrio di milioni di profughi che sono scappati dal 2011. Non è detto che avrà fine la crisi dopo 12 anni di violenza, ma potrebbero aprirsi nuove prospettive per la Siria.

 

La Polonia cambia il nome di Kaliningrad 
Le autorità polacche hanno deciso di rinominare l'exclave russa di Kaliningrad con il nome in lingua madre “Krolewiec”. «La Polonia ritorna alla denominazione tradizionale relativa alla sua storia e al suo patrimonio culturale», ha dichiarato il ministero dello Sviluppo e della Tecnologia Waldemar Buda: «Non vogliamo la russificazione».«Questa non è più nemmeno russofobia, sono processi che rasentano la follia», ha risposto Dmitry Peskov, il portavoce di Putin.