Il problema di dove lasciare l’auto ha un impatto anche sui costi delle case e sulla scelta del posto di lavoro. Mentre la riconversione di edifici in disuso a ridosso degli snodi di trasporto pubblico resta una soluzione mai realizzata

Il parcheggio è fonte di stress. Cercare un posto per l’auto si può trasformare in un incubo. Secondo uno studio di Parclick, compagnia di prenotazione di parcheggi, i romani che vogliono parcheggiare in strada passano in media 35 minuti al giorno per trovare un posto libero, arrivando anche a 45 minuti, a seconda del quartiere. E secondo i consulenti immobiliari, acquistare uno spazio per le quattro ruote è il migliore investimento possibile, in particolare nelle grandi città.

 

La legge intitolata al sindaco di Milano, Carlo Tognoli, prescriveva per le nuove costruzioni l’obbligo di riservare degli spazi adeguati per i parcheggi. Fatto sta che nella Capitale, in zone come Prati, per esempio, dove si trovano la Corte di Cassazione e numerosi uffici e studi professionali, il prezzo di vendita di un parcheggio è pari a dieci volte a quello di una macchina. Un investimento fuori dalla portata del cittadino medio. L’area di piazza Cavour è ambitissima, perché si tratta di quella più vicina al centro storico, dove la Ztl impedisce l’accesso alle auto durante il giorno: è sufficiente attraversare il ponte per accedere alla parte storica della città. Ma pure la zona di San Giovanni è gettonatissima: lì c’è lo snodo di due linee della metropolitana, A e C, e un posto auto, per chi ci abita, è una rarità.

 

Per i parcheggi è da considerare anche il fattore sicurezza: secondo le agenzie che si occupano di assunzioni di personale, proprio quella relativa alla possibilità di parcheggiare dentro l’azienda è una delle domande più frequenti da parte delle candidate. Tra l’altro sono numerose le istituzioni che offrono spazi per le due e le quattro ruote ai dipendenti, oltre che per le auto di servizio: il Tribunale di piazzale Clodio, per esempio, vanta ampi parcheggi al suo interno.

 

Società pubbliche che si trovano nel centro della Capitale elargiscono buoni per accedere a strutture come il parking di Villa Borghese. Le soluzioni? Senz’altro il car sharing, che però ha bisogno di una presenza diffusa di stalli. E poi i monopattini, ideali per circolare per brevi distanze. Ma la grande sfida della mobilità urbana, per spostare persone e merci nelle città nell’ottica di un trasporto intelligente, è una conquista ancora lontana da raggiungere. I parcheggi di scambio situati a ridosso delle fermate della metropolitana andrebbero potenziati, ma occorrerebbe trasformare numerosi complessi immobiliari in luoghi da destinare a ricovero delle auto. Negli anni, a Roma, più volte si è parlato della “riconversione” delle strutture militari di viale delle Milizie, a due passi dalle stazioni Ottaviano e Lepanto della linea A, ma sono rimasti solo progetti ambiziosi.

 

IN
Promuovere il territorio della provincia di Padova grazie alle auto d’epoca. Protagonista è il Circolo Patavino Autostoriche, con il senatore Udc Antonio De Poli che a Palazzo Madama ha illustrato le manifestazioni dell’associazione: il Giro della Saccisica il 30 aprile, con partenza da Legnaro, e il concorso d’eleganza “Città di Abano”.

 

& OUT
Il rating creditizio di Nissan è stato tagliato da Standard & Poor’s a BB+ dal precedente BBB- per le attività a lungo termine e a B per quelle a breve. Il downgrade porta il giudizio sulla casa automobilistica sotto al livello investment grade. La motivazione di S&P? La mancanza di fiducia in una ripresa solida della redditività.