Eni, Enel, Poste, Leonardo e le altre. Decisi ad e presidenti, parte il risiko delle poltrone delle seconde linee. Ecco i nomi

Dopo una grande attesa le nomine delle partecipate sono arrivate. Ora i fari sono puntati sul secondo tempo, quello che riguarderà il top management delle aziende di Stato. Per i non addetti ai lavori, i direttori di funzione di una quotata gestiscono budget milionari e viaggiano oltre i 240mila euro annui del tetto stipendiale nella pubblica amministrazione.

 

Gli occhi più attenti sono puntati sull’Eni, dove Lapo Pistelli, Claudio Granata e Antonio Funiciello sono di chiara estrazione Pd. Sarà complesso sostituire un impianto del genere con la conferma di Claudio Descalzi, ma è evidente che qualcosa si muoverà. In Poste le carte sul tavolo difficilmente cambieranno, con Matteo Del Fante e Giuseppe Lasco che resteranno al proprio posto. Vacante c’è ancora la casella delle relazioni istituzionali.

 

In Enel Flavio Cattaneo è noto per essere l’uomo col machete e Paolo Scaroni non è da meno. Molti dubbi che Guido Stratta e Roberto Deambrogio possano restare in piedi.

 

In Leonardo l’uscita di Alessandro Profumo metterà in bilico i suoi direttori più fidati, Andrea Parrella, Enrico Savio e il Dg Valerio Cioffi. Possibile che Lorenzo Mariani avochi a sé, anche la direzione commerciale, ma anche che il direttore della comunicazione Stefano Amoroso, da sempre sodale di Roberto Cingolani, invece resti dov’è.

 

In Mps, dove si è da poco insediato il nuovo presidente Nicola Maione, si è alla ricerca di un direttore della comunicazione e dei rapporti istituzionali.

 

In Terna, infine, la fuoruscita di Stefano Antonio Donnarumma mette in bilico la direzione delle relazioni esterne di Massimiliano Paolucci, ritenuto un professionista serio. E presto bisognerà affacciarsi alla finestra per Ferrovie.

 

Tra i manager considerati che potrebbero ricoprire ruoli di rilievo non è da escludere un ritorno di Massimo Bruno, così come spostamenti di manager apprezzati da altre partecipate.

 

Ad esempio? Massimiliano Vitale, direttore Public Affairs di Ernst & Young o Augusto Rubei, oggi alle relazioni internazionali di Leonardo e già portavoce dei ministeri della Difesa e degli Affari esteri.