Il calcio che fa a meno di tutto, anche di Mancini. Il ricordo di Michela Murgia, intellettuale contro il potere. I depistaggi della Gladio nera. Il confine caldissimo tra Polonia e Bielorussia. Questo e molto altro sul numero in arrivo

Senza campioni, senza giovani, senza donne. Con un commissario tecnico della nazionale, Roberto Mancini, che si è dimesso a tre settimane da un turno di qualificazione agli Europei 2024. «È il calcio per sottrazione che fa a meno di tutto: via le dinastie imprenditoriali, diritti tv a rischio, vivai che nutrono classe di club in profondo rosso, donne ai margini e in rivolta. Un vuoto di idee al vertice», scrive Gianfrancesco Turano nell’articolo di copertina, prima di fare il quadro dei soliti volti noti che animano il campionato, come in un album di figurine.

 

Beatrice Dondi fa i conti di quanto costa vedere il calcio in tv: «Forse converrebbe comprarsi direttamente un calciatore da lasciare palleggiare in salotto. Che in caso di buffering è carino lo stesso». Fabrizio Bocca racconta la nuova Champions League. Mentre, come scrive il direttore Alessandro Mauro Rossi nell’editoriale, «le opposizioni ricominciano da 9 (euro). Pur così sgangherate un obiettivo l’hanno centrato: provare a stare insieme e ritrovare il feeling con la gente».

 

Michela Murgia la narratrice che faceva anima
«Sono pochi gli scrittori in grado di tessere un unico filo dalla prima opera all’ultima, senza che chi legge se ne renda conto. Lucidissima e geniale ha avuto chiaro subito cosa doveva raccontare». Così Loredana Lipperini ricorda Michela Murgia, intellettuale in grado di proiettarsi tutta intera nel mondo che desiderava perché almeno una fiammella di quel fuoco possibile restasse accesa.

 

Dal vino alla soda. Storie di emigrati da bere
Con l’ondata migratoria sono sbarcati in Sud America soluzioni tecniche e metodi che hanno fatto scuola: tre quarti della produzione enologica argentina arriva da Mendoza, dove tutto parla italiano. Ne scrive Marco Ferrari.

 

Un tuffo nel mondo Mars
Burkini e topless. Cous cous e quiche. Yoga e berè: istruzioni per l’uso di Marsiglia: «La città che ha dato il nome all’inno nazionale ed è la meno francese di Francia», scrive Valeria Palermi per la serie “Last minute”, racconti d’autore sulle città da scoprire ad agosto

 

E poi “licenza di stage: la Gladio nera depista ancora” di Paolo Biondani, il confine caldissimo tra Polonia e Bielorussia di Sabato Angieri, il colloquio con Marco Risi di Antonia Matarrese ne I Dialoghi de L’Espresso. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano su L’Espresso, in edicola e online.