Ecco come si può diventare tutore legale di un minore non accompagnato

C’è qualcosa di molto pratico (e di molto bello) che ognuno può fare per la questione migranti: diventare tutore legale di un minore non accompagnato. La legge Zampa (47/2017) inizia infatti a dare i primi frutti grazie ai corsi che si stanno diffondendo in tutta Italia.

Non bisogna essere sposati, non è un’adozione: è un’assunzione di responsabilità legale nel percorso di integrazione dei minori arrivati in Italia senza genitori o altri parenti. L’iter ?a volte è un po’ lento - dopo il corso e prima del decreto del tribunale possono trascorrere mesi - ma non ci sono spese ?e il ruolo non implica la convivenza. Per i minori l’esistenza di un tutore in carne e ossa - anziché un ente pubblico - è indispensabile per avere un punto di riferimento nei rapporti con lo Stato (scuola, salute, burocrazia etc) e per la tutela dei loro diritti.

Nel 2018 sono arrivati sulle nostre coste oltre 4.000 minori non accompagnati. I tutori mancano soprattutto in Sicilia e, in genere, nei comuni minori dove ci sono Sprar o altri centri che accolgono under 18.
Per info: Garanteinfanzia.org/rete-dei-garanti