Cinque anni dopo il crollo del Ponte Morandi. Il Piano Nordio sulle carceri. Niger: la giunta militare processerà il presidente. I fatti da conoscere

Genova cinque anni dopo il crollo del Ponte Morandi
I nomi delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi campeggiano sul maxischermo davanti alla facciata della sede della Regione Liguria nel giorno del quinto anniversario della tragedia. «Una ferita ancora aperta», sottolinea il presidente Toti. Alla cerimonia fra gli altri, un messaggio del presidente del Senato La Russa e gli interventi dell'imam Salah Hussein, di monsignor Tasca, del sindaco Bucci, del governatore Toti, del ministro Salvini e della rappresentante dei parenti delle vittime Egle Possetti. «Il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l'iter processuale, con l'accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni», ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio. 

Meloni: “Il salario minimo non risolve il problema” 
Oggi i quotidiani “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “La Stampa” riportano un'intervista alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che rivendica la tassa sugli extraprofitti della banche, annunciata a sorpresa lunedì scorso dal governo, come «una sua decisione» spiegando il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti sia stato «pienamente coinvolto». Ma non solo. La presidente respinge le voci su un rimpasto innescato da eventuali sviluppi giudiziari sulle aziende della ministra Santanché: «Sono tutte ricostruzioni fantasiose di giornali di gossip. Non ho mai pensato a un rimpasto di governo». E sulla questione del salario minimo «Non mi sorprende la reazione della sinistra: l'opposizione vuole fare politica invece che affrontare davvero la questione. Loro sono consapevoli del fatto che il Salario minimo non risolve il problema del lavoro povero ma ti dicono che siccome hanno iniziato una raccolta di firme la portano avanti». E aggiunge: «Io ho detto una cosa precisa: diamo sessanta giorni al Cnel, in tempo per la legge di bilancio, per fare una proposta complessiva di lotta al lavoro povero che può prevedere, per alcune categorie, il tema del Salario minimo».

Boom di firme per il salario minimo. Renzi fuori dall’opposizione
Ieri Pd, M5s, Sinistra e Verdi hanno chiuso il capitolo del primo confronto con il governo sul salario minimo rilanciando a tutti i livelli la loro proposta unitaria dei 9 euro annunciando i banchetti alle feste dei partiti e le petizioni online, con l'obiettivo - non dichiarato ufficialmente - di superare il milione di firme da parte dei cittadini che sono invitati ad aderire in massa. Il sito salariominimosubito.it, però, è andato quasi subito in tilt per i troppi accessi.
«Se pensi anche tu che in Italia bisogna fissare un salario minimo, mettici una firma!». scrive la segretaria del PD, Elly Schlein, lanciando sui social l'iniziativa.

 

La campagna coinvolge pienamente i 5 stelle, la sinistra e i Verdi. Ma che lascia fuori Italia Viva di Matteo Renzi, pronta a puntare sulla proposta della Cisl incentrata sulla partecipazione agli utili aziendali da parte dei lavoratori. E scatenando la reazione delle altre minoranze che parlano anche di "asse" tra IV e governo. Con l'Azionista Carlo Calenda che appoggia le petizioni mantenendo però una posizione mediana, favorevole ad aspettare di vedere le carte che dovrebbe presentare l'Esecutivo, tramite il Cnel, entro 60 giorni.

Piano Nordio sulle carceri: ricognizioni sulle ex caserme
Mille e cinquecento al minimo, quasi 9mila invece se si allargassero le maglie. Oscilla tra questi due estremi il numero dei condannati definitivi a pene lievi che potrebbero essere trasferiti dalle carceri alle caserme dismesse per ricevere un trattamento detentivo differenziato. In attesa che il ministro della Giustizia Carlo Nordio fornisca i dettagli del piano per ridurre il sovraffollamento delle carceri e migliorare le condizioni di vita, nel momento in cui torna alto l'allarme per i suicidi dietro le sbarre, si ragiona sull'impatto che potrebbe avere la riforma, già al centro di critiche dei sindacati della polizia penitenziari. La Procura di Torino, intanto, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio per la morte delle due detenute venerdì nel carcere delle Vallette. Oggi verranno conferiti gli incarichi per le autopsie. 

Esonda un torrente a Bardonecchia dopo una frana: 5 dispersi
Un vero e proprio 'tsunami' di fango quello che ha investito ieri sera la città di Bardonecchia, piccolo comune della Val di Susa a pochi chilometri dal confine con la Francia. Nei video postati sui social, e già diventati virali, si vedono alcune persone mettersi in fuga mentre alle loro spalle arriva l'ondata di detriti che travolge una cabina di ferro e alcuni alberi che trova davanti a sé. «Scappate, andate via», dicono alcuni residenti a chi si trovava nella zona. In altri video e foto si vede la piena del Rio Merdovine che trascina anche alcune auto. Secondo le autorità, al momento, sono cinque i dispersi e 120 gli sfollati

Niger, la giunta militare processerà il presidente depost per “alto tradimento”
I leader del golpe in Niger dello scorso 26 luglio hanno annunciato di aver «raccolto prove» per perseguire il presidente deposto Mohamed Bazoum per «alto tradimento» e aver minato la «sicurezza interna ed esterna» del Paese. La dichiarazione è stata letta dal colonnello Amadou Abdramane, portavoce del Consiglio nazionale per la salvaguardia, il gruppo di soldati che ha preso il potere dopo aver arrestato Bazoum. Abdramane ha spiegato che le lobby legate ad alcuni politici dell'Africa occidentale avevano diffuso notizie false sul «governo di transizione».

Kiev respinge tre attacchi aerei notturni su Odessa
Le forze ucraine di difesa hanno respinto nella notte tre attacchi russi abbattendo 15 droni e 8 missili Calibre. Lo hanno riferito le stesse forze di difesa del sud su Telegram. Frammenti di missili abbattuti - precisano - hanno danneggiato un supermercato e un ostello, e tre persone sono rimaste ferite. «Tutti gli attacchi sono stati respinti dalle forze di difesa aerea». I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per spegnere gli incendi scoppiati nei due edifici colpiti. Inoltre numerose finestre sono andate in frantumi a causa dell'onda d'urto. Danneggiate anche alcune auto parcheggiate nelle vicinanze. Ieri sette persone, tra cui una neonata, sono state uccise nella regione di Kherson da un attacco russo con fuoco di artiglieria. Sterminata un'intera famiglia, tra cui una neonata di 23 giorni.