I talebani chiudono anche i saloni di bellezza. L’Ucraina inizia a usare le bombe a grappolo. La Tunisia viola i diritti umani dei migranti. La Russia chiede altri 20 anni di carcere per Navalny. Ecco i fatti della settimana

Afghanistan, beauty ban
Giovedì 20 luglio a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, le forze dell’ordine hanno disperso con idranti e colpi in aria, una manifestazione di una cinquantina di donne che protestavano contro la decisione del Governo talebano di chiudere parrucchieri e saloni di bellezza. Ennesimo tentativo di escludere la popolazione femminile dalla vita pubblica del paese.

 

In quasi due anni dal loro ritorno al potere, dopo la fine della missione internazionale a guida Usa ad agosto 2021, i talebani hanno escluso le studentesse dalle scuole superiori e dalle università, impedito loro di frequentare aree pubbliche, luna park e palestre e ordinato di coprirsi integralmente in pubblico.

 

Egitto – Italia, Zaki libero
Uscito ieri dal carcere, dopo la grazia concessagli dal presidente egiziano al Sisi, Patrick Zaki è atteso in Italia: arriverà a Milano probabilmente la mattina di sabato 22 luglio. Poi si dirigerà verso Bologna dove resterà un paio di settimane. Dopo tornerà in Egitto per sposarsi con la fidanzata Reny Iskander. Come ha scritto l’agenzia di stampa Ansa, Zaki per arrivare in Italia prenderà un volo di linea (non quello di Stato). Una scelta che sta alimentando le polemiche della stampa più vicina al governo Meloni. «Non vuole stringere la mano alla Meloni?», scrive in prima pagina il quotidiano Libero. Lo stesso Zaki sul suo profilo Facebook ieri aveva però scritto un lungo messaggio di ringraziamento citando anche le istituzioni italiane: «Ringrazio anche il governo italiano, il parlamento italiano, il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri che mi hanno sostenuto durante tutto il periodo di reclusione e il processo per essere laureato in un'università italiana, pur non essendo cittadino italiano», aveva scritto Zaki.

 

Ucraina, utilizzate le bombe a grappolo Usa
L'Ucraina inizia a usare le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti contro le forze russe nel sud-est del Paese, nel tentativo di smantellare posizioni ben fortificate che hanno rallentato l'offensiva estiva dell’Ucraina. Come scrive il Washington Post, le bombe a grappolo sono state utilizzate per la prima volta mentre i missili russi colpivano la regione portuale di Odessa nel Mar Nero per la terza notte consecutiva. E un attacco alla città di Mykolaiv ha provocato il ferimento di 19 persone, tra cui cinque bambini.

 

L’invio delle armi da parte degli Stati Uniti è stato aspramente criticato dai gruppi per i diritti umani e dagli alleati europei a causa del rischio di vittime civili.

 

Tunisia, violazione dei diritti umani
Secondo un rapporto di Human Rights Watch, le autorità tunisine sono coinvolte in «gravi» violazioni dei diritti dei migranti: percosse, uso eccessivo della forza, alcuni casi di tortura, arresti e detenzioni arbitrarie, espulsioni collettive, azioni pericolose in mare, sgomberi forzati e furti di denaro e beni sono tutti esempi di abusi documentati.

 

Il rapporto arriva appena un giorno dopo che gli esperti delle Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per il presunto trattamento discriminatorio della Tunisia nei confronti dei migranti subsahariani. Hanno fortemente raccomandato alle autorità di agire per fermare le deportazioni di massa e salvaguardare i diritti di ogni migrante.

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Iraq, assalto all’ambasciata
Giovedì 20 luglio, un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione all'ambasciata svedese a Baghdad, in risposta alla copia del Corano bruciata in Svezia. Decine di uomini hanno scavalcato la recinzione del complesso e appiccato il fuoco. È stato necessario l'intervento degli agenti, intervenuta con gli idranti per disperdere i rivoltosi, e dei Vigili del Fuoco, che hanno prontamente contenuto il rogo.

 

Nel frattempo, però, il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita ha convocato l’ambasciatore svedese a Riad per discutere della decisione di autorizzare le manifestazioni che dissacrano il Corano, in nome della libertà di espressione. 

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Russia, condanna a 20 anni per Navalny
L'attivista russo che sta già scontando condanne per circa 11 anni di carcere è accusato, tra le altre cose, di «estremismo». Con la nuova pena potrebbe arrivare a una detenzione di 30 anni. La procura di Stato russa ha chiesto la condanna ad altri 20 anni per Alexey Navalny, ha riferito l’agenzia di stampa Tass.

 

Navalny è rinchiuso nella colonia penale di IK-6 di Melekhovo, a circa 235 chilometri a est di Mosca. Nonostante il tentativo di ridurlo al silenzio, Navalny, è intervenuto nel corso dell’udienza e ha sfidato ancora una volta il potere russo esprimendo considerazioni sulla guerra condotta da Mosca in Ucraina: «La più stupida e insensata del XXI secolo».

 

Spagna, si vota
Il 23 luglio ci saranno le elezioni generali anticipate in Spagna per scegliere il nuovo governo che guiderà il Paese. Molti analisti prevedono che, proprio come è successo in Italia, quella di domenica sarà una scelta pro o contro il cambiamento.

 

I cittadini spagnoli sarebbero dovuti andare alle urne a fine anno, ma il premier socialista Pedro Sánchez ha giocato la sua ultima carta dopo le elezioni regionali e comunali di maggio, rivelatesi disastrose per il suo Psoe. Per evitare che la Destra prendesse sempre più voti, il 29 maggio Sánchez ha annunciato le sue dimissioni, puntando tutto su una campagna elettorale precoce.

 

Caldo Globale
Un’ondata di caldo estremo sta investendo l’emisfero settentrionale: picchi delle temperature da Toronto a Pechino, da Singapore a Roma. Ma anche tempeste di grandine, alluvioni e raffiche di vento. Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite “il mondo deve prepararsi in modo sempre più attento” agli eventi anomali.

 

Così in un clima torrido si è svolto il viaggio dell'inviato speciale degli Stati Uniti per il clima John Kerry a Pechino. Una visita cruciale in un contesto difficile, ma assolutamente necessaria poiché la lotta ai cambiamenti climatici rappresenta una sfida per tutto il pianeta e un’emergenza non più rinviabile.

 

In visita in Cina c’è anche Henry Kissinger che ha incontrato il leader Xi Jinping. L’ex segretario di Stato americano ha 100 anni ed è stato l’architetto del ravvicinamento tra Cina e Usa degli anni ’70. «Non dimenticheremo il vostro storico contributo allo sviluppo delle relazioni tra Cina e Stati Uniti e al rafforzamento dell'amicizia tra i due popoli», ha detto Xi a Kissinger, secondo quanto riferito dall'emittente statale Cctv.

 

Kenya, scontri con la polizia
Almeno due persone sono state uccise mercoledì scorso a Nairobi, la capitale del Kenya, durante le proteste antigovernative. La polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti che protestavano contro il costo della vita e l'aumento delle tasse.

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