La scelta di Giuseppe Conte: stop alla coalizione con i dem nell’Isola. E adesso l’eurodeputata, che aveva vinto le primarie, potrebbe lasciare

La notizia era nell’aria da giorni. Come anticipato da L’Espresso, i grillini erano a un passo dalla scelta di non andare al voto insieme ai dem a sostegno dell’eurodepata Caterina Chinnici, che aveva vinto la primarie di coalizione lo scorso giugno, prima dell’altra rottura clamorosa, quella nazionale tra Giuseppe Conte ed Enrico Letta.

 

In Sicilia all’inizio i 5 stelle avevano deciso di andare comunque avanti con i dem. Ma poi alcune scelte del Pd, come quella di inserire nel simbolo della lista il nome della candidata, ma soprattutto alcuni sondaggi commissionati da Conte che davano in Sicilia (dove si voterà lo stesso giorno per Politiche e regionali) i 5 stelle intorno al 20 per cento senza i dem, hanno creato la spaccatura. Che oggi diventa definitiva con l’annuncio ufficiale di Giuseppe Conte atteso a momenti, ma confermato dallo stesso interessato raggiunto da L’Espresso. 

 

«In Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l'isola. Alcune settimane fa ero stato chiaro: quello che vale a Roma vale a Palermo. Sappiamo come è andata nella capitale: il Pd ha scelto l’agenda Draghi, rinnegando tutto il lavoro realizzato in direzione progressista durante il Conte II. Nonostante questo, in Sicilia abbiamo tentato fino all’ultimo di costruire un percorso comune, anche in considerazione del percorso di partecipazione costruito in occasione delle primarie – spiega Giuseppe Conte nella nota pubblicata anche sul suo profilo Facebook – Dal Partito democratico, però, ancora una volta non sono giunte risposte adeguate. Siamo arrivati a questo paradosso: da una settimana c’è un’impasse dovuta all’insistenza dei democratici per infilare nelle liste esponenti impresentabili. Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici, che è stata costretta a richiamare il Pd su questo punto: chi ha procedimenti penali pendenti deve restare fuori dalle liste. Per noi la questione è semplice: abbiamo sempre detto che saremo stati garanzia di profili impeccabili, al servizio dei cittadini. L’asticella del senso delle Istituzioni con noi è sempre alta, tanto sul versante nazionale tanto sul versante locale. Questi segnali che ci arrivano dagli amici del Pd non sono affatto incoraggianti. La Sicilia merita francamente di più. Ai cittadini abbiamo il dovere di trasmettere credibilità, trasparenza, passione. In una parola, fiducia: quella che sembra ancora una volta mancare. Questa nostra linea di condotta è una garanzia per i siciliani e per tutti gli italiani: saremo sempre #dallapartegiusta».