In una foto la malinconia evocata dai pittori della fin de siècle. Ecco la sfida di due giovani creativi veneziani, che riproducono quadri di sapore decadentista, allestendo il set fotografico nel salotto di casa


Hanno cercato i broccati più simili, i colori più fedeli, le stoffe più adatte. E non sempre per cucire abiti della fin de siècle, ma anche per riprodurre la carta da parati dipinta da Klimt in "Music 1".

Per posare accanto a un vaso identico a quello di Herbert James Draper nel suo "Pot Pourri", invece, hanno scolpito la cartapesta e dato fiducia ai pennelli. Lo studio fotografico? Il salotto di casa. Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto sono gli unici due autori di "The Essence of Decadence": diciotto remake fotografici di capolavori pittorici della fin de siècle. Tania si è immedesimata nelle modelle di Schiele per entrare, subito dopo, nel mistero amaro delle donne di Klimt. Lazlo l'ha fotografata fra lenzuola, sedie, letti, tavole e cuscini.

La mostra è stata inaugurata sabato 29 maggio a Venezia dall'associazione culturale Il Concilio Europeo dell'Arte nel suo spazio espositivo "In Paradiso", davanti ai Giardini della Biennale.

"Siamo arrivati all'ultimo scatto dopo un anno e mezzo di lavoro - raccontano Tania e Lazlo - per trovare alcune stoffe abbiamo girato mezza Italia. "E l'hanno fatto fra un esame e l'altro perché i due veneziani, 24 anni lei e 25 lui, sono studenti universitari: Tania frequenta l'Accademia di Belle Arti e Lazlo Arti Visive allo Iuav. Insieme, hanno messo in piedi centinaia di set fai da te sempre pronti a essere stravolti: "Ci sono volute molte prove prima di fermare la posa giusta", raccontano.

Dietro a ogni immagine ci sono pazienti ricerche: dagli studi sulla luce dei dipinti da riprodurre nella fotografia a quelli sui tessuti, le acconciature, le espressioni delle donne dipinte dai Decadentisti.

"Abbiamo pensato che il Decadentismo fosse il periodo adatto da reinterpretare perché rispecchia l'epoca di crisi culturale e politica in cui viviamo oggi - spiegano gli autori - Il nostro obiettivo è quello di riproporre, con la fotografia, quella sensazione di tedio e malinconia evocata dagli artisti della fin de siècle." The Essence of Decadence fa ricordare celebri tele e riscoprire opere meno note, di godere di spiriti e tempi sovente trascurati. Si visita fino 29 giugno.