Un risultato netto nel paese il cui nome è diventato strumento di lotta politica della Lega. Che ora si trasforma in simbolo della disfatta di Matteo Salvini

Bibbiano. Lì dove la campagna elettorale della Lega ha raggiunto il suo apice, il Partito Democratico, supera il 40 per cento, trascinando la coalizione di centrosinistra vicina al 60 per cento: 56,7 punti, per essere precisi. Un risultato amaro per Matteo Salvini. Perché il leghista si è giocato gran parte della campagna elettorale sul paese dell'inchiesta “Angeli e Demoni”, quella sui presunti affidi irregoali dei bambini. Il paese diventato strumento di lotta politica. Usato dalla propaganda sovranista per provare a prendere il governo della Regione.

Già, perché Matteo Salvini pensava di conquistare l'Emilia partendo da Bibbiano. Ha provato a farlo strumentalizzando l'inchiesta della procura di Reggio Emilia e dei carabinieri. “Non votate il partito di Bibbiano”, era lo slogan leghista diffuso sui social. Tuttavia non solo ha fallito l'obiettivo prioritario, conquistare la presidenza con Lucia Borgonzoni, ma anche a Bibbiano è stata una disfatta, segno questo che gli emiliani non credono che nel loro territorio i servizi sociali siano marci e ostaggio del malaffare.

Il dato di Bibbiano è rovinoso per la nuova Lega di Salvini anche per un altro motivo. La propaganda della “Bestia” del suo spin doctor Luca Morisi ha usato Bibbiano come una clava. Ma stando ai dati elettorali, anche il genio dei social sovranisti ha fallito. Un problema in più per la Lega di Matteo Salvini. Oltre al danno, la beffa.

* In una prima versione di questo articolo sono state fornite percentuali differenti che, con il proseguire dello spoglio, sono state aggiornate