Il leader di Forza Italia dovrà sottoporsi all'intervento per la sostituzione della valvola aortica. Nel weekend via vai di familiari e amici al San Raffaele

«Sono naturalmente preoccupato, ma molto confortato dalle tantissime dimostrazioni di stima, di sostegno e di affetto». Sono queste le parole con cui Silvio Berlusconi rompe per la seconda volta il silenzio, dopo le dichiarazioni rilasciate tre giorni fa su Facebook, in un post in cui si diceva «sereno» e si affidava a Dio. Dallo scorso 7 giugno il leader di Forza Italia è ricoverato all'ospedale San Raffaele, dove domani sarà sottoposto a un intervento al cuore per la ostituzione della valvola aortica.



«Ha trascorso un'ottima notte», ha rassicurato il suo avvocato, nonché senatore di Forza Italia, Niccolò Ghedini, che è ritornato a far visita all'ex premier. Poco dopo è arrivato anche Gianni Letta: «È sereno, tranquillo, determinato. Gli ho portato l'affetto di tutti gli italiani», ha detto lo storico braccio destro di Berlusconi mentre entrava al San Raffaele.


L'intervento al cuore si è reso «necessario e inevitabile» dopo che l'ex presidente del Consiglio si era sentito male nella notte tra sabato 4 e domenica 5 giugno. A seguito del malore per lui il ricovero d'urgenza. «Ha rischiato di morire», ha più volte ripetuto il suo medico personale, Alberto Zangrillo, durante la conferenza stampa per annunciare che il leader di Forza Italia sarebbe stato sottoposto a un intervento a cuore aperto e che gli ha sconsigliato di «ritornare a fare politica», dopo lo stop forzato di un mese per la riabilitazione.

E mentre in Forza Italia ci si divide tra chi parla già di successione, e fa i nomi di Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini e Stefano Parisi, e chi invece smentisce ogni ipotesi di commissariamento nel partito, la famiglia fa quadrato intorno a Berlusconi: la figlia Marina in questi giorni è andata più volte al San Raffaele, così come gli altri figli dell'ex Cav.