Il Carroccio è al lavoro per creare un contenitore politico che metta insieme liste e associazioni "extrapadane" che condividono le battaglie antieuropeiste e contro l'immigrazione. "Non abbiamo deciso il nome, ma nel simbolo potrebbe esserci Salvini"

A settembre nascerà nel Centro-Sud il movimento gemello della Lega Nord. Ad anticiparlo all'Espresso è Raffaele Volpi, senatore di lungo corso del Carroccio e delegato per i rapporti con l'Italia "extrapadana". Si tratta di un movimento che, nelle intenzioni dei leghisti, dovrà mettere in rete tutte le realtà che in occasione dell'ultima campagna elettorale hanno dato il loro contributo ai 100mila voti per le europee e alle 107mila euro firme per il referendum per l'abrogazione della Legge Fornero.

“Negli ultimi mesi sono arrivate sulla mia scrivania centinaia di richieste di adesioni alla Lega Nord e continuo a riceverne”, spiega Raffaele Volpi. “Su indicazione di Matteo Salvini sto lavorando ad un contenitore politico che metta insieme tutte queste realtà che si riconoscono in alcune delle battaglie politiche del Carroccio come la lotta all'immigrazione irregolare e allo strapotere dell'Unione europea, la sicurezza, la tutela del mercato agricolo locale e del lavoro. E' inutile che queste realtà si iscrivano alla Lega Nord, è invece importante che conservino le loro specificità territoriali e le loro storie collettive.”

Ma è pur vero che buona parte delle richieste di adesioni contemplano l'aspirazione ad utilizzare il brand Alberto da Giussano che Volpi assicura sarà nel simbolo del nuovo movimento. “Una federazione di associazioni locali e di movimenti oltre che di privati cittadini, aperta a tutti coloro che si identifichino negli obiettivi comuni lasciando ampio spazio - prosegue Volpi - ai temi di rilevanza locale. Una sussidiarietà politica che Salvini ha ben in mente e che promuove il più possibile quando si reca nelle città del Centro-Sud. Non una depandance della Lega Nord ma un alleato forte e credibile. Il simbolo di Alberto da Giussano lo hanno chiesto loro e non ci opporremo di certo”.



Scorrendo l'elenco delle richieste di adesioni si trova il Movimento Sociale Sardo, il Movimento Territorio e Libertà di Lamezia Terme, l'ex gruppo di Forza Italia di Isernia, nel Lazio l'associazione Nuova Area del deputato ex forzista Gianfranco Conte, l'ex finiana Souad Sbai con la sua Associazione delle Donne Marocchine in Italia, i “leghisti”siciliani di Antonio Mazzeo, la Lega Tuscia del viterbese Umberto Fusco già candidato alle ultime europee sotto le insegne del Carroccio.

“Teniamo gli occhi aperti per evitare infiltrazioni della malavita e di chi cerca solamente un nuovo contenitore politico dove rifarsi una verginità”, precisa Volpi. “Sto predisponendo una bozza di statuto da discutere con Matteo Salvini e un'ipotesi di direzione politica che lasci ancora spazio a nuove adesioni che sono certo aumenteranno ancora”.

Intanto in via Bellerio, segreteria federale del Carroccio, si fanno i nomi dello stesso Volpi e del deputato catanese Angelo Attaguile, passato nel 2013 dal Mpa di Lombardo al gruppo Lega Nord e Autonomie, come iniziali coordinatori del nuovo soggetto politico.

In seconda battuta, assicura Volpi, si procederà alle elezioni dei vertici da parte degli iscritti. Sul nome da dare al nuovo movimento nessuna indiscrezione (“Sono dell'idea che dovrebbe rievocare i concetti di popolare e di identità e il simbolo potrebbe riportare anche il nome di Salvini perché richiestissimo” si confida Volpi).

E se il consenso cresce - l'ultima rilevazione dell’Istituto Ixè fissa il dato della fiducia degli italiani in Matteo Salvini nel 18% contro il 16% di Berlusconi - questo lo si verifica rapidamente sui social network. “Trascende del tutto dalla Lega Nord”, spiega la blogger Patrizia Grilli, attenta osservatrice dei comportamenti dei politici online, “perché la fiducia è sul suo nome e su quanto dice. E' come se finalmente ci si fosse liberati dal fardello del berlusconismo e si tornasse a parlare di politica. E spesso non è questione di appartenenza al centrosinistra o al centrodestra, basta attaccare il sistema delle banche e delle multinazionali per trovare parole di elogio per Salvini. Anche da parte di chi non penserebbe mai di votare la Lega. Un Matteo che unisce e non divide, dal Trentino alla Sicilia”.

Tempi lontani le pernacchie che si prese Bossi nel 2001 a passeggio nei bassi napoletani in compagnia di Alessandra Mussolini.