Nel video realizzato dal guru del M5S, un mix di simbologie alchemiche, citazioni grafiche anni Trenta, atmosfere che rimandano a film cult anni Settanta e a una vocazione apocalittica

Due anni fa silvio Berlusconi si presentò in tv esibendo una visualizzazione grafica per dimostrare lo sbilanciamento nelle dispute giudiziarie a suo sfavore. Raffigurava degli omini dentro i due piatti della bilancia. I medesimi omini, in forma più stilizzata, ora li trovate in "Gaia", il video realizzato da Gianroberto Casaleggio.

Nella versione Web sono diventati silhouette più stilizzate: uomini che indossano una tunica e si trasformano nel corso dell'animazione in frecce, per indicare la convergenza futura della Web - democrazia. Quello che hanno in comune le due comunicazioni è l'ambiente Power Point, mentre siamo passati dall'immagine fissa a quella in movimento. Edward E. Tufte, geniale studioso, ha spiegato in "The cognitive style of Power Point" (2003) che questo sistema grafico, adottato dalle aziende per la loro comunicazione, obbliga a esprimere i concetti in bullet point, con un massimo di 40 parole, che devono essere lette in una manciata di secondi, così che il ragionamento si riduce notevolmente a vantaggio delle frasi icastiche, ad effetto, pronunciate dallo speaker durante la riunione.

Nel video "Gaia" l'intero parlato non è più lungo di una cartella, parole pronunciate da una voce profonda, femminile, con immagini che scorrono in modo quasi fluido nel video. Lo schema è quello dei meeting aziendali, con una musica da trailer o da telegiornale scandito in modo rapido.

L'andamento New Age vuole mimare l'infografica, senza però il contenuto informativo della tecnica creata da Otto Neurath negli anni Trenta. Video postmoderno, o favola per adulti del futuro, "Gaia" ruba qui e là le sue immagini: due volte compare il pugno chiuso di "Rise Up" del gruppo attivista Indymedia, poi le simbologie di Fulcanelli delle "Dimore filosofali" (1926), il Colosseo disegnato da Piranesi, immagini di Gengis Khan da sussidiario di scuola media, rinvii al "Codice da Vinci", ma anche la grafica cospirativa di "Zeitgeist", documentario-film cult. Nella schematicità della comunicazione, totalmente assertiva e incontrovertibile, poco raffinata, ma indubbiamente suggestiva, si colgono atmosfere che sembrano rinviare a "Essi vivono", il film di John Carpenter del 1988, che paventa un mondo totalmente dominato dagli schermi tv, mentre altri rimandi grafici sono invece a "Star Wars". Un universo di riferimenti che comprende Philip K. Dick, con le sue profezie futurologiche, e Ron Hubbard con la sua Dianetics.

La cosa che più colpisce è proprio la previsione della prossima guerra mondiale, dove, come in una sceneggiatura scritta dal dottor Stranamore, il contatore della popolazione del Pianeta, scorre all'indietro fino a fermarsi alla cifra tonda di 1.000.000.000, scandita sul visore di un'ipotetica astronave. Chi ha realizzato questo video, Casaleggio in primis, ha assorbito in profondità la cultura degli anni Settanta, la vocazione apocalittica di quell'epoca incerta tra passato e futuro anteriore, mescolata alle utopie del personal computer anni Ottanta e Novanta.

L'immagine iniziale con il "Pianeta azzurro - Gaia" di James Lovelock come fonte - quella finale con il cervello umano colorato di azzurro, che ruota come un Pianeta, rimandano inequivocabilmente a "2001: Odissea nello Spazio" di Kubrick. Il guru del Web, fondatore del movimento M5S, al posto di Hal 9000?