Lo scorso governo ha previsto un paracadute per i vertici. Che così rimangono comunque in organico

Il Consiglio dei ministri ha nominato il prefetto di Roma, Bruno Frattasi, nuovo direttore dell’Acn – Agenzia per la Cybersicurezza nazionale – dopo le dimissioni di Roberto Baldoni. Il nuovo direttore, molto vicino al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, resterà affiancato dalla vice, Nunzia Ciardi, molto stimata nel settore. Una tecnica competente, infatti, sarà di aiuto al nuovo direttore per la messa a terra in continuità degli ingenti finanziamenti Pnrr, pari a 623 milioni di euro, e della crescita dell’organico dell’agenzia fino a 800 risorse prevista nei prossimi anni.

 

Una curiosità. Pochi sanno del regolamento dell’Agenzia, articolo 116 comma 4. «Al fine di favorire il corretto avvio dell’operatività dell’Agenzia, in particolare nella fase della sua strutturazione iniziale, nonché di garantirne la necessaria stabilità e autonomia tecnica (…) i soggetti nominati direttore generale e vicedirettore generale dell’Agenzia sono inquadrati, previo consenso (…) tra le figure di dirigenza generale nel segmento professionale corrispondente al livello dirigenziale generale, ricoprendo due delle otto posizioni previste…».

 

La norma inserita ai tempi dello scorso governo prevede un “paracadute” per cui il primo direttore e vicedirettore dell’Agenzia rimangono comunque in organico con ruoli di vertice. Che cosa accadrà ora? Il governo avrà previsto un ruolo per Baldoni in una delle 500 nomine dei prossimi mesi?