L’arresto del responsabile dei Pentagon leaks. Meloni che vola in Etiopia, Lula in Cina. I colloqui di pace in Yemen. “Las Patronas”, le donne che aiutano i migranti in Messico. Ecco i fatti

Pentagon leaks, arrestato un 21enne della Guardia nazionale del Massachusetts
I documenti top secret sfuggiti alla sicurezza americana e diffusi online rivelano notizie sensibili sulla guerra in Ucraina. Che non riguardano solo gli Stati Uniti ma anche altri Paesi, alleati e non. Come l’Egitto che starebbe trattando per fornire 40 mila razzi alla Russia. O la Serbia che, nonostante l’alleanza con Mosca, avrebbe armato l’Ucraina. O la Cina che anche secondo i file, invece, non avrebbe ancora dato armi alla Russia. Secondo le testate che hanno analizzato i documenti, inoltre, questi offrono previsioni negative sul conflitto: difficilmente la guerra in Ucraina finirà presto, a causa della debolezza degli armamenti e della difesa aerea ucraina.

 

Sempre i documenti confermerebbero la presenza di forze speciali occidentali sul campo in Ucraina. Mentre gli Stati Uniti starebbero monitorando le comunicazioni interne del presidente Zelensky e quelle di alcuni paesi alleati. Potrebbe anche essere che Washington abbia spiato il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterrez.

 

Così mentre le autorità Usa indagano sull’autenticità dei documenti, dopo che il Washington Post aveva rivelato che a diffonderli probabilmente era stato un giovane americano appassionato di armi che voleva impressionare i suoi amici (sulla piattaforma Discord, progettata per le comunità di videogamer) è stato arrestato Jack Teixeira, un aviatore di 21 anni della 102esima Intelligence Wing della Guardia Nazionale del Massachusetts, svela il New York Times. I Pentagon leaks rappresentano una delle maggiori violazioni della sicurezza nazionale americana.

 

Giorgia Meloni vola in Etiopia
La presidente del Consiglio inizia oggi una visita ufficiale di due giorni in Etiopia per stringere le relazioni tra i due Paesi. La visita segue quella del primo ministro Abiy Ahmed a Roma lo scorso 6 febbraio, quando vennero firmati una serie di accordi di cooperazione per un totale di 140 milioni di euro.

 

Secondo il ministero degli Esteri etiope, Meloni incontrerà alti funzionari governativi dell’Etiopia e dell’Unione africana con i quali discuterà del rafforzamento del sostegno umanitario e dell’assistenza allo sviluppo. Inoltre – aggiunge Palazzo Chigi - la presidente avrà degli incontri bilaterali con il premier Abiy Ahmed e il presidente della Commissione africana Moussa Faki Mahamat, mentre il giorno dopo parteciperà a un incontro dedicato alla regione del Corno d’Africa. Per sostenere il processo di pace e rafforzare il ruolo dell’Italia nella regione. La visita è parte del “Piano Mattei” al centro della politica estera del Governo. Che per ora, però, è solo uno slogan.

 

Colloqui di pace in Yemen
A Sana’a, la capitale dello Yemen, funzionari sauditi e Houthi si sono incontrati pubblicamente per la prima volta dallo scoppio della guerra civile nel 2014. I colloqui di pace sono iniziati domenica scorsa, il 9 aprile, grazie alla mediazione dell’Oman. Puntano a un cessate il fuoco dopo otto anni di guerra, che hanno causato quella che spesso viene definita come la peggiore crisi umanitaria del mondo. Fino ad ora l’Arabia Saudita si era rifiutata di dialogare con gli Houthi che nel 2015 avevano conquistato la capitale dello Yemen e spinto l’ex presidente Abd Rabbih Mansur Hadi a fuggire. Ma poche settimane dopo la riconciliazione tra Riyadh e l'Iran, mediata dalla Cina, la situazione è cambiata.

 

Lula va in Cina
La Repubblica Popolare Cinese diventa sempre più importante per il Brasile. Non solo a livello economico: gli accordi presi con Xi Jinping aiutano il presidente Luiz Inácio Lula da Silva a distendere le relazioni con il settore agricolo brasiliano che era schierato con l’ex presidente Jair Bolsonaro. Anche a livello geopolitico le relazioni con la Cina sono importanti per il Brasile, che punta a costruirsi un ruolo centrale nella scena internazionale. Ad esempio, a proposito della Guerra in Ucraina, Lula nonostante abbia condannato l’invasione del Paese da parte della Russia, sostiene di non essere disposto ad aiutare militarmente Kiev perché vuole essere un mediatore credibile. Per questo stringere i rapporti con Xi Jinping, che è da poco rientrato da Mosca, è anche un modo per aprire una strada nuova alla soluzione del conflitto in Ucraina.

 

100 morti in Myanmar
È stato «un crimine di guerra» secondo il Governo di unità nazionale. «Un attacco a un gruppo di ribelli», secondo la giunta militare del Myanmar che ha preso il potere nel Paese con un colpo di Stato nel febbraio del 2021. Circa 100 persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise l’11 aprile nel villaggio di Pazi Gyi, nella regione di Sagaing, nella parte nord-occidentale della Birmania con un attacco aereo confermato dal portavoce dell’esercito Zaw Min Tun. L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha dichiarato di essere «inorridito» e ha chiesto che i responsabili siano assicurati alla giustizia.

 

Navalny sta male
Il dissidente russo Alexej Navalny ha avuto problemi di salute in carcere. C’è chi teme che possa essere stato avvelenato di nuovo. «Navalny ha perso 8kg negli ultimi 15 giorni» ha scritto su Twitter la sua portavoce Kira Yarmysh. «Il suo avvocato racconta che è stata chiamata un'ambulanza nella notte tra venerdì e sabato scorso, a causa di un acuto mal di stomaco». «Non escludiamo che per tutto questo tempo in prigione possa essere stato avvelenato con qualcosa che ha fatto peggiorare la sua salute lentamente ma costantemente», ha aggiunto Yarmysh.

 

Sparatorie in Usa
Lunedì 10 aprile c’è stata l’ennesima sparatoria negli Stati Uniti, in Kentucky, in una filiale della Old National Bank di Louisville. Ha causato 5 morti. Secondo il Gun Violence Archive, si tratta della 146 esima sparatoria di massa negli Usa nel 2023. ( E della 15 esima «uccisione di massa» dall’inizio dell’anno). È avvenuta due settimane dopo che tre bambini e tre adulti erano stati uccisi a colpi di arma da fuoco in una scuola cristiana nel Tennessee. Il dibattito americano sulla vendita e il possesso di armi da fuoco si fa intenso.

 

Las Patronas, le donne messicane che aiutano i migranti
In un angolo altrimenti dimenticato dello Stato di Veracruz, in Messico, si trova il villaggio di Guadalupe dove passano ogni giorno lunghi e rumorosi treni merci su cui i migranti salgono per raggiungere gli Stati Uniti. Sono treni che i più conoscono come «la Bestia» che percorrono migliaia di chilometri, dal confine con il Guatemala a quello con gli Stati Uniti. Da quasi trent’anni un gruppo di donne soprannominate “Las Patronas” offre assistenza ai migranti con pane, riso, tortillas, fagioli, tonno e acqua lanciati all’interno di sacchi a bordo del treno in corsa.

 

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Allarme in Giappone
La Corea del Nord ha effettuato un nuovo test missilistico che ha allarmato il Giappone. Secondo fonti sudcoreane si tratterebbe del primo test nordcoreano di un missile balistico intercontinentale a combustibile solido. Il missile ha viaggiato per circa 1000 km sul mare Orientale prima di inabissarsi. Così il 13 aprile le autorità giapponesi hanno diramato un allarme per invitare gli abitanti dell’isola di Hokkaido, la più settentrionale delle isole maggiori dell’arcipelago, a cercare un rifugio sicuro. L’allarme poi è stato ritirato. Si tratta di un’ulteriore testimonianza di una situazione sempre più tesa: solo nel 2022 i lanci missilistici da parte della Corea del Nord sono stati 90.

 

India batte Cina
Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite l’India sorpasserà la Cina e diventerà il Paese più popoloso al mondo. Forse è successo oggi, probabilmente accadrà in questo mese. Ma è possibile che avvenga a luglio. La data precisa non è certa ma accadrà presto, se non è già successo.  


La Cina era lo stato più popoloso almeno dal 1950, quando sono iniziate le rilevazioni delle Nazioni Unite su scala mondiale. Ma dopo il picco di 1,42 miliardi di persone raggiunto nel 2021 la sua popolazione ha iniziato a decrescere mentre quella dell’India è più che quadruplicata passando da 350 milioni del 1950 a 1,43 miliardi di oggi.

 

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Un pugno in faccia
Il distintivo dell’aeronautica di Taiwan che raffigura un orso nero di Formosa che prende a pugni Winnie the Pooh – che rappresenta il leader cinese Xi Jinping – è diventato virale nell’isola. Perché è visto come un simbolo provocatorio della resistenza di Taiwan alle esercitazioni militari cinesi.