Il miliardario Rybolovlev, amico del principe Alberto, è il patron della squadra di calcio locale. Accusato di aver corrotto poliziotti e funzionari del governo, avrebbe ottenuto notizie riservate in cambio di regali e favori vari. L'inchiesta integrale su L'Espresso in edicola da domenica 18 e in anteprima online su Espresso+

Una rete che coinvolge ministri, poliziotti, alti funzionari del governo . E poi ancora più su, fino al palazzo di Alberto II, il principe regnante. Una trama di relazioni, favori e regalie tessuta con pazienza partendo dal pallone. Sì, proprio dal calcio, perché lo scandalo che in questi giorni minaccia di travolgere le istituzioni di Monaco ruota attorno all'oligarca russo Dmitrij Rybolovlev, il miliardario che nel 2011 comprò la squadra del Principato portandola fino alla Champions League. Ed è proprio Rybolovlev il protagonista della nuova puntata di Football Leaks di cui si occuperà L'Espresso, in esclusiva per l'Italia, nel numero in edicola a partire da domenica 18 novembre e in anteprima su Espresso+. Non è solo una questione di pallone, certo, ma come spesso accade, proprio il business legato al gioco più popolare al mondo serve a coprire affari inconffessabili.

I documenti di Football Leaks, ottenuti da Der Spiegel e analizzati dai giornali del consorzio Eic (European Investigative Collaborations) rivelano nuovi particolari di una vicenda che vede un pezzo importante della classe dirigente di Monaco pronta a correre in soccorso del ricco affarista venuto dalla Russia.

LEGGI L'INCHIESTA INTEGRALE SU ESPRESSO+

L'indagine del magistrato Edouard Levrault ha scoperchiato il pentolone di un'affaire che tocca gli snodi più delicati del potere locale, tanto che in Francia si parla già di un “Monacogate”. Rybolovlev, tirato in ballo da alcuni giornali l'estate scorsa come possibile acquirente del Milan, è accusato di “corruzione attiva”, cioè di aver pagato, in varie forme, pubblici ufficiali per ottenere favori e informazioni di vario tipo, a cominciare da notizie coperte da segreto sugli sviluppi delle indagini a carico del mercante d'arte Yves Bouvier, arrestato nel febbraio del 2015 a Monaco proprio in seguito alla denuncia contro di lui presentata dal suo ex cliente russo.

Il ministro della Giustizia monegasco, Philippe Narmino, coinvolto nell'indagine, è stato costretto alle dimissioni nel settembre dell'anno scorso, quando cominciarono a circolare le prime indiscrezioni, con tanto di mail e sms passate alla stampa francese, sui suoi rapporti col patron del Monaco. Sulla graticola sono finiti anche diversi alti funzionari di polizia che, si è scoperto, avevano un'intesa frequentazione con i più stretti collaboratori dell'oligarca. Il quale, dopo essere stato fermato e interrogato a lungo il 6 novembre scorso, si è affrettato a prendere il volo in direzione Mosca.

Molti adesso prevedono che Rybolovlev non si farà più vedere dalle parti della Costa Azzurra. Lo scandalo, però, è solo ai primi capitoli e mentre il principe Alberto, anche lui in ottimi rapporti con il miliardario, si chiama fuori dalla storia (vedi intervista), non sono esclusi nuovi ribaltoni nei palazzi del potere del Principato. Per adesso, a farne le spese è la squadra del Monaco, in crisi nera di risultati e precipitata in fiondo alla classifica del campionato francese. Rybolovlev potrebbe presto metterla in vendita.