Amore, vacanze e auto di lusso. Se degli extraterrestri ci giudicassero dai successi stagionali, sembreremmo un popolo senza problemi

Sul pianeta Trafalmagor ci sono esseri intelligenti, come e più di noi. Sono anche molto altruisti e scrutano l’universo in cerca di altri pianeti da aiutare, in caso di bisogno. Uno degli scrupolosi trafalmagoriani ha scoperto che esiste un pianeta molto bello da vedere, di colore prevalentemente azzurro, che si chiama Terra, sceglie una penisola a forma di stivale, punta le sue antenne di alta precisione e si mette ad ascoltare. Ascolta per giorni e giorni poi va a riferire ai suoi capi.

 

«Dunque, hai ascoltato le voci del pianeta Terra?», «Sì signore», risponde lo scrupoloso ricercatore, «i terrestri utilizzano per esprimersi uno strumento che si chiama musica, in particolare in una forma coincisa e veloce che chiamano canzone». «Molto singolare», risponde il supervisore, «e cosa hai dedotto ascoltando queste… come le chiamano? Canzoni?». «Se il campione che ho scelto, ovvero l’Italia, nel periodo astronomico da loro definito estate, è attendibile, direi che si tratta di un pianeta estremamente felice. Sembra che abbiano risolto tutti i loro problemi. Quando una canzone piace la ascoltano a ripetizione. E in quelle più ascoltate hanno tutti delle macchine di lusso, Mercedes, Bentley, Porsche, sembrano tutti perennemente in vacanza, pare che abbiano superato in blocco la necessità del lavoro, o almeno dalle canzoni che scelgono per esprimersi non c’è il più piccolo cenno ad alcuna difficoltà. Sono tutti benestanti, drink, spiagge, si baciano in continuazione, in due, in tre, in quattro, se proprio c’è un problema è perché una lei ha lasciato un lui, oppure un lui trova la lei troppo interessata ai soldi, ma sembrano problemi di poco conto, risolvibili, sono tutti bellissimi, portano orologi d’oro, insomma sembra una umanità davvero spensierata».

 

«Molto interessante», dice il supervisore, «i primi rapporti che ci erano arrivati parlavano di un pianeta afflitto da problemi insormontabili, semidistrutto dall’incuria ambientale, devastato da guerre, crisi climatiche, malattie pandemiche, sfruttamento, povertà, interi paesi ridotti alla fame… e invece». Il ricercatore è stupito, sconcertato, non sa cosa pensare. Ha ascoltato per giorni e giorni le canzoni alla radio, i terrestri sono tutti allegri, innamorati, giovani, benestanti, sani, anche lui ormai canta tutto il giorno di discoteche paradiso, di ragazze bellissimissime, di fragole panna e champagne, di vetri neri.

 

«Quindi secondo te non hanno bisogno di niente?» «Direi proprio di no, signore, anzi credo che dovremmo imparare da loro». «Bene, e se dovessimo invitare un terrestre per insegnarci la loro saggezza?». «Suggerirei un uomo di nome Johnson Righeira, signore, lì è riverito come un guru, lui saprà spiegarci tutto».

 

UP
Che i Blur si affaccino nella classifica inglese col loro nuovo album “The Ballad of Darren” è una bella notizia. Bella e basta. Senza nostalgia, senza per questo scomodare l’orrore dei tempi e la barbarie del gusto corrente. È semplicemente una bella notizia. Un disco tutto da ascoltare, finalmente.

 

& DOWN
Per carità, ormai lo fanno tutti, ma che Cher abbia lanciato un nuovo gelato e lo abbia chiamato Cherlato, fa un certo effetto. Ormai la pubblicità non ha più argini, ci sono anche canzoni dove spudoratamente si citano marchi senza che questo susciti il minimo scandalo. Che sarà mai un gelatino nel nome di Cher?