“Women. New Portraits” è  il progetto con cui la reporter americana torna a indagare la molteplicità dell’identità femminile. Ritratti romanzo in mostra a Milano. Dalla forza di Aung San Suu Kyi al sorriso di Malala Yousafzai

"È come andare in mare aperto e fotografare l’oceano”. Così ?la reporter americana Annie Leibovitz spiega l’emozione ?e la sfida del suo “Women. New Portraits”, il progetto con cui, ?a diciassette anni dall’iconico volume fotografico a cui lavorò con la scrittrice Susan Sontag, torna a indagare la molteplicità dell’identità femminile. Commissionati da Ubs, i nuovi ritratti della star della fotografia Usa, celebre fin dagli anni Settanta per gli scatti su “Rolling Stone”, “Vanity Fair” e “Vogue”, come sempre provocano e spingono a riflettere: dall’Europa all’Asia, passando per la Silicon Valley ?e i palcoscenici della East Coast, a che punto è il percorso delle donne verso la libertà?

Le immagini di Leibovitz, che si vedranno in mostra a Milano presso la Fabbrica Orobia 15 dal prossimo 9 settembre al 2 ottobre, raccontano percorsi esemplari: la forza esile della leader birmana Aung San Suu Kyi, l’aria sicura del direttore operativo di Facebook Sheryl Sandberg, il sorriso fiducioso del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai, l’orgoglio ?di Misty Copeland, stella afroamericana dell’American Ballet Theatre, per citare alcune delle protagoniste.

La femminista Gloria Steinem, ?che ha aiutato Leibovitz a compilare la nuova lista dei soggetti da fotografare, descrive così lo spirito di “Women”: «Ogni foto è un romanzo. Storicamente la fotografia non mirava a mostrare le donne come esseri umani completi. Questa è una sorta di riparazione». In tour in varie città del mondo, la mostra ?è affiancata da workshop ?per gli studenti di fotografia ?e a laboratori per bambini. ?E il pubblico di tutto il mondo ?è invitato, con l’hashtag #ShareYourHero, a riflettere sulle donne fonte di ispirazione per la vita quotidiana, inviando le proprie foto su Instagram.

?In palio un viaggio a New York a novembre per l’inagurazione della mostra nella metropoli americana.