L’appello di Trump ai suoi sostenitori. Regioni contro i tagli al Pnrr. Scontro sul reddito di cittadinanza. I fatti da conoscere

Trump ai suoi sostenitori: “Rischio fino a 561 anni di carcere”
L'ex presidente americano Donald Trump ha comunicato ai suoi sostenitori in una email inviata ieri per la raccolta fondi che potrebbe rischiare fino a 561 anni di carcere dopo che il Dipartimento di Giustizia (Doj) lo ha incriminato in relazione ai suoi sforzi per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020. Lo riporta il giornale Usa The Hill. «Con il corrotto Doj del Disonesto Joe (Biden, ndr) che ha illegalmente incriminato il sottoscritto ancora una volta, le notizie indicano che ora potrei affrontare un totale di 561 anni di prigione a causa della caccia alle streghe della Sinistra», ha scritto Trump.

Niger nel caos: gli Usa ordinano l’evacuazione parziale dell’Ambasciata a Niamey
Gli Stati Uniti hanno dato ordine di evacuare parte dello staff della propria ambasciata in Niger a seguito del colpo di Stato militare. A darne l'annuncio è stato il Segretario di Stato americano Antony Blinken spiegando che «abbiamo ordinato la partenza temporanea del personale non di emergenza e dei loro familiari dal Niger». Blinken ha quindi ribadito che «gli Stati Uniti restano impegnati nella nostra relazione con il popolo del Niger». Ed è per questo che «l'ambasciata resta aperta e i nostri leader sono impegnati diplomaticamente ai livelli più alti», ha aggiunto in un post su Twitter. Il una nota diffusa dal Dipartimento di Stato americano si legge che Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il presidente nigerino destituito Mohamed Bazoum, al quale ha garantito che «gli Stati Uniti restano impegnati nel ripristino del governo democraticamente eletto» del Paese africano.


Tajani: “L’Italia deve restare nel Sahel ma niente guerre”
In Niger «la situazione è in fase di evoluzione. Siamo favorevoli a qualsiasi tentativo diplomatico per trovare un accordo e per questo abbiamo tenuto aperta l'ambasciata a Niamey, e anzi la nostra ambasciatrice è rientrata in sede. Deve essere ripristinata la democrazia. Ma vogliamo che siano individuate soluzioni pacifiche. Siamo sempre stati contrari anche all'ipotesi di qualsiasi intervento militare europeo. Oggi è una giornata delicata, è stata annunciata una manifestazione che potrebbe arrivare di nuovo fino all'ambasciata francese». Lo dice, in un'intervista a La Repubblica, il ministro degli Esteri, vicepremier, Antonio Tajani, che assicura: «L'Italia non è nel mirino».

Mosca bombarda filobus e Cattedrale a Kherson
Un mezzo pubblico che trasportava lavoratori e la Cattedrale di Santa Caterina a Kherson sono stati bombardati. Lo riferisce Rbc-Ukraina precisando che l'attacco ha ferito tre persone. La testata ucraina Rbc cita in particolare il capo dell'amministrazione militare, Roman Mrochko, che in un telegramma ha reso noto l'avvenuto bombardamento. «Un altro bombardamento spietato da parte del nemico al mattino - ha scritto Mrochko - questa volta gli occupanti hanno colpito i trasporti pubblici e le persone che andavano al lavoro». Un altro esponente dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Oleksandr Prokudin, ha anche reso noto che il bombardamento ha interessato la vicina Cattedrale, nel centro di Kherson. I tre feriti, di cui uno in serio pericolo di vita, sono stati immediatamente ricoverati.

Regioni contro i tagli al Pnrr: “Così si bloccano i cantieri”
La Conferenza delle Regioni chiede all'esecutivo di garantire le coperture necessarie a coprire il definanziamento di attività e progetti in seguito alla revisione del Pnrr. «Senza finanziamenti si rischia il blocco dei cantieri». Nella riunione di ieri, i governatori hanno predisposto un documento diretto a palazzo Chigi nel quale si evidenzia anche la necessità di un loro pieno coinvolgimento. Tensione sul Reddito di cittadinanza. Per la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone all'attacco: «Qualcuno soffia sul disagio sociale». Proteste e cortei a Napoli. Il presidente del M5s Giuseppe Conte, rivolgendosi alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, nel corso del Question Time alla Camera, ha lanciato «un appello al governo: ripensateci, convocate un Consiglio dei ministri, fermate questo scempio, differite i termini e cercate di gestire questa vicenda con maggiore attenzione e responsabilità. Mandate - ha concluso Conte - un nuovo sms a tutte queste persone e chiedete scusa».