Scholz difende il piano cannabis. Zelensky in Danimarca: “I russi hanno paura”. Migranti: Gori fa ricorso al Tar. I fatti da conoscere

Zelensky in Danimarca dopo ok su F-16: «I russi hanno paura»
«I russi hanno paura». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha iniziato il suo viaggio in Danimarca questa mattina. Terrà discorsi e incontrerà politici danesi. La visita ha luogo il giorno dopo che la Danimarca ha annunciato che avrebbe inviato 19 aerei da combattimento F-16 in Ucraina. Verso le 11, Zelensky e la First Lady Olena pranzeranno con la regina Margrethe. Lo riporta il danese Jyllands Posten. Il presidente ha ringraziato la Danimarca e i danesi per il sostegno sia morale che materiale alla lotta degli ucraini contro l'aggressore russo, che ha invaso il loro Paese dal 24 febbraio dello scorso anno. Inoltre, Zelensky ha continuato dicendo che gli ucraini non accetteranno la sconfitta e che la lotta continuerà fino a quando i russi non saranno cacciati dal loro paese con diverse ripetizioni del grido di battaglia "slava ukraini”

 

Antonio Tajani: “Presto meccanismi più stringenti sui rimpatri”
«Va applicato quanto prima e se possibile implementato il memorandum europeo che destina 100 milioni alla Tunisia per affrontare questa crisi migratoria. Tutta l'Italia si sta caricando un peso che dovrebbe essere dell'intera Europa, e stiamo lavorando nella Ue per questo». Così, al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Il ministero dell'Interno - aggiunge - sta provvedendo a una più equa redistribuzione dei migranti, ma abbiamo anche intenzione di inserire meccanismi più stringenti ed efficaci per i rimpatri di chi non ha diritto di essere accolto. Lo faremo prestissimo». Sugli extraprofitti «non parlerei di scontro ma di diverse posizioni. Con la premier parlo quasi quotidianamente, non c'è un problema di stabilità di governo, ma di idee non sempre coincidenti. Per noi c'è da modificare il decreto, sui tre punti fondamentali: tutelare le banche del territorio, prevedere un prelievo una tantum e che ci sia deducibilità del contributo. Non cambiamo idea e ragioneremo su come fare». Rispetto invece ai movimenti dei partiti centristi, Tajani afferma: «Il centro siamo noi. Non ci servono altri generali, FI rappresenta il popolarismo in Italia e in Europa col Ppe, io sono vice presidente». Alle Europee «non è assolutamente in dubbio che FI si presenterà col proprio simbolo e con il nome di Berlusconi e il richiamo al Ppe. Non chiederemo un abbassamento della soglia sotto il 4%. Se personalità vogliono aggiungersi anche come indipendenti possiamo parlarne. Ma FI resta e resterà, non diventerà un taxi per nessuno».


Giorgio Gori: “Sui minori migranti, ricorso al Tar perché paghi lo Stato”
I minori migranti in carico al Comune di Bergamo sono «ormai più di 250, in costante aumento. Tutte le strutture sono sature, gli ultimi li abbiamo dovuti sistemare addirittura in Friuli Venezia Giulia». Così, a Repubblica, il sindaco Pd Giorgio Gori. «Moltissimi arrivano qui da soli - spiega - Ma la novità delle ultime settimane è che ne stanno arrivando tanti anche mandati dalla prefettura all'interno del piano di riparto nazionale perché il numero di migranti minori sui barconi si è impennato. Noi non ci siamo mai tirati indietro negli anni e continuiamo a fare l'impossibile ma non tocca a noi». Gori spiega che «la legge 242 del 2015 è chiarissima: tocca allo Stato prendersi cura della primissima accoglienza e poi della sistemazione in strutture dedicate ai minori. I Comuni possono intervenire in via temporanea e senza oneri a proprio carico in caso di arrivi eccezionali. In altre parole, il ruolo dei Comuni dovrebbe essere solo sussidiario. Invece qui lo Stato gioca a scaricabarile. Solo per quello che abbiamo speso negli ultimi cinque anni, lo Stato ci deve 5,5 milioni». Per questo è stata presentata una diffida e un ricorso al Tar: «La situazione ormai è oltre la sostenibilità. Il governo con il decreto Cutro ha abbassato da 100 a 60 euro al giorno il costo dell'accoglienza per un minore non accompagnato. Ma i servizi per i minori costano, da 100 a 120 euro al giorno. Anche dove i prefetti hanno trovato strutture disponibili per aprire nuovi centri di accoglienza riservati ai minori con questo rimborso le associazioni del Terzo settore non si presentano».


Vannacci candidato a Forza Nuova: “Faccio il soldato. Per ora”
«Non ho sentito il ministro Crosetto, ho letto le sue dichiarazioni sui giornali. E non ho ricevuto alcuna notifica di provvedimenti. Io sono stato avvicendato, dalla mezzanotte di oggi, non sono stato rimosso dal mio incarico». Lo ha detto il generale Roberto Vannacci a 'Morning News' su Canale 5 in merito all'ex incarico di capo dell'Istituto geografico militare e dopo le polemiche nate intorno al suo libro. «Vedremo comunque alla fine di questo eventuale provvedimento disciplinare i fatti che mi sono stati addebitati e quali sono le accuse», aggiunge il generale che tornando su alcune frasi del suo libro - spiega- «io non ho offeso nessuno, non ho discriminato nessuno. Parlando di normalità ad esempio mi riferisco alla consuetudine e mi riferisco a dati statistici: il 90% della popolazione è eterosessuale, non esserlo vuol dire fare parte di una minoranza». Il generale Vannacci ha poi aggiunto di «rivendicare la diversità, le persone sono uguali nella loro dignità». Forse, ha concluso, «le mie opinioni sono discutibili ma non offensive. Sfido chiunque a trovare, con gli omosessuali che potrei aver avuto alle dipendenze, degli atteggiamenti offensivi o discriminatori». E su una sua eventuale discesa in politica il generale Vannacci dice «faccio il soldato. Almeno per ora».


Germania: Scholz difende il piano di legalizzazione della cannabis
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha difeso il piano di legalizzazione parziale della cannabis per scopi ricreativi. In un'intervista alle emittenti "Sat.1" e "ProSieben", Scholz ha sottolineato che elaborare un disegno di legge in merito è stato complicato ma anche che crede che sia la cosa giusta da fare. Interrogato se abbia mai fumato cannabis da giovane, Scholz ha risposto: «No, mai». Il governo tedesco ha licenziato la scorsa settimana un disegno di legge che prevede la legalizzazione della cannabis per scopi ricreativi. Si tratta di un ulteriore passo avanti per il disegno di legge che, tuttavia, ora dovrà passare al vaglio del Parlamento. La normativa proposta dall'esecutivo consentirà di acquistare, a partire dai 18 anni, sino a 25 grammi di cannabis. Secondo il disegno di legge sarà inoltre possibile coltivare sino a tre piante di cannabis per uso personale. La nuova normativa prevede la creazione di associazioni senza scopo di lucro i cui membri maggiorenni - il loro numero è limitato a 500 - potranno coltivare la pianta per autoconsumo, sotto la vigilanza delle autorità pubbliche. Questi "cannabis Social Club" - come sono stati definiti - avranno un'attività regolamentata in termini di fornitura ed età delle persone cui sarà distribuita la cannabis. Il consumo, inoltre, dovrà avvenire al di fuori di questi club e sarà vietato entro 200 metri da scuole, parchi giochi, campi sportivi e associazioni per i giovani. In concomitanza con il disegno di legge il ministro della Salute Karl Lauterbach ha in programma di lanciare una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani sui pericoli della cannabis per il cervello «particolarmente dannoso quando è ancora in un periodo di crescita».