Tornano i Diversity media awards, i riconoscimenti dedicati a personaggi e contenuti informativi sul tema dell’identità di genere, etnia e disabilità. Intanto, secondo la ricerca della fondazione con l’Osservatorio di Pavia, la copertura televisiva su questi argomenti è in calo. La presidente Vecchioni: “La tv pubblica ha una grande responsabilità”

Verranno assegnati il 21 giugno al Teatro Lirico di Milano i Diversity Media Awards 2023, i riconoscimenti che premiano personaggi e contenuti informativi che si sono distinti per una rappresentazione valorizzante delle persone sui temi di genere e di identità di genere, orientamento sessuale, etnia, disabilità

 

Il premio vede tra le nomination lo stilista Alessandro Michele, il rapper Marracash, la cantante Ornella Vanoni, la pallavolista Paola Egonu e la coppia Paola Turci e Francesca Pascale. La serata evento, condotta per questa ottava edizione da Matilda De Angelis e da Alberto Boubakar Malanchino, sarà trasmessa per il secondo anno consecutivo da Rai1, sabato 1 luglio in seconda serata.

 

Un riconoscimento importante in un paese che, come evidenza il Diversity Media Research 2023, con la sua analisi annuale sulla rappresentazione delle diversità nei Media italiani condotta da Fondazione Diversity con l'Osservatorio di Pavia, registra una diminuzione nei telegiornali di notizie che riguardano persone e tematiche Lgbtq+.

 

Quelle registrate nel 2022 sono meno della metà di quelle registrate nell'anno precedente. Senza dubbio a far calare le notizie relative al mondo Lgbtq+ nei telegiornali è stata l'uscita dalla loro agenda del dibattito sul Ddl Zan. Nelle oltre 42mila notizie analizzate nel 2022 etnia, età e generazioni e genere sono le aree più affrontate, l'area disabilità si ferma ad un 1,3% mentre i temi Lgbtq+ o legati all'aspetto fisico hanno una copertura vicina allo 0 (0,3 e 0,2%).

 

«È importante che il servizio pubblico crei una alfabetizzazione su queste tematiche, perché c'è molta ignoranza rispetto alla diversità e c'è molto pregiudizio - ha osservato Stefano Coletta, direttore Intrattenimento Prime Time Rai nel corso della conferenza stampa di presentazione dei premi -. Inclusione e libertà di informazione sono i presupposti del servizio pubblico e il lavoro da fare è ancora enorme. Il servizio pubblico può essere una dimora di inclusione molto forte». Per Francesca Vecchioni, presidente della Fondazione Diversity, «la tv pubblica ha una grande responsabilità su questo». Presente anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha spiegato come quello che «ci deve fare paura è l'ignoranza e il vedere il mondo in bianco e nero. Sul tema dei diritti il lavoro da fare è ancora molto ed è importante che tutti noi ci siamo e che il mondo dei media ci sia».

 

Tra le nomination, per cui si può votare fino al 4 giugno, ci sono, per citarne solo alcune: come miglior serie tv italiana 5 minuti prima, Skam 5, per quella straniera Willow, The Umbrella Academy, per il miglior film italiano Il Signore delle Formiche, Il Filo Invisibile, per il miglior programma tv Quelle Brave Ragazze, D-Side.

 

Fino al 4 giugno i prodotti mediali risultati più inclusivi dall'analisi del DMR potranno essere votati dal pubblico sul sito dei Diversity per ottenere la vittoria ai DIVERSITY MEDIA Awards 2023 nelle seguenti categorie: Miglior Film, Miglior Serie TV Italiana, Miglior Serie TV Straniera, Miglior Serie Kids, Miglior Programma TV, Miglior Programma Radio, Miglior Podcast, Miglior prodotto digital, Creator dell'anno, Personaggio dell'anno. Durante l'evento saranno attribuiti anche i riconoscimenti all'informazione, attualmente in fase di valutazione da parte del Comitato Scientifico: Miglior TG, Miglior Articolo Stampa Quotidiani, Miglior Articolo Stampa Periodici, Miglior Articolo Stampa Web.