La trovata di depositare un verbale d’arresto nei confronti degli «usurpatori» Draghi e Mattarella gli è costata la sospensione del grado. Ma, sostiene in ogni caso, «il popolo sovrano sconfiggerà la dittatura»

L’ennesima offesa alle istituzioni dello Stato è costata cara ad Antonio Pappalardo: per lui è infatti scattata la rimozione del grado di generale. «Mario Draghi, Sergio Mattarella, parlamentari e ministri: siete estorsori, usurpatori, vi veniamo ad arrestare», sbraita in una diretta sul suo profilo Facebook in cui chiede ai suoi amici di non chiamarlo più con il suo ex grado in quanto “gli usurpatori” sono dotati di microspie e registratori in grado di captare ogni minima deviazione alla loro linea dittatoriale.

 

Dopo la sospensione della vicequestore Schilirò alla manifestazione contro il Green pass, «il marchio della discriminazione», Pappalardo ha notificato un verbale d’arresto al comando provinciale dei carabinieri di Milano, nei confronti di Mattarella, Draghi, ministri e parlamentari. «Perché sono abusivi e alcuni di loro estorsori. Abbiamo ricevuto lamentele da una cinquantina di persone, costrette a vaccinarsi pur di non perdere il lavoro. Questa a casa mia si chiama estorsione aggravata», sostiene nel video.

 

Il ministero della Difesa però non è rimasto impassibile, e lo ha rimosso dal suo grado. Dopo che già tre anni fa la Direzione generale per il personale militare dello stesso ministero - prima che il Tar, come ci tiene a ricordare lo stesso Pappalardo, annullasse l’atto - aveva provato a sospenderlo dalle sue funzioni. E nel 2019 era stato rinviato a giudizio con l’accusa di vilipendio nei confronti di Mattarella.

 

 

Pappalardo ha già annunciato un tour tra Procura di Roma e Parlamento europeo, dove proverà a far valere le sue rimostranze. E il 20 ottobre, conclude perentorio, «li andiamo ad arrestare».