Il partito di Salvini, sempre più spostata verso destra, fa proprie le proposte da Medioevo del congresso mondiale della famiglia. E il sindaco Federico Sboarina più che un “indipendente di centrodestra”, dimostra di essere un identitario dalle amicizie da saluto romano

Proposte di legge antiabortiste appoggiate in consiglio comunale. Rivisitazione toponomastica delle strade di Verona con vie dedicate a Giorgio Almirante e Sergio Ramelli. Federico Sboarina, sindaco di Verona dal 27 giugno del 2017, più che un “indipendente di centrodestra”, è un identitario dalle amicizie nere. In una foto scattata il 26 settembre del 2017 che L’Espresso è riuscito a reperire sui social network e pubblica sul numero in edicola da domenica 24 marzo, il primo cittadino abbraccia il consigliere comunale Andrea Bacciga detto Barzi, divenuto celebre per il presunto saluto fascista alle femministe di NonUnaDiMeno.

È lui l’uomo scelto da Fortezza Europa, gruppo neonazista, per essere rappresentato a Palazzo Barbieri. Occhiali scuri, polo grigia, viso tirato, nella foto appare anche Stefano Stupilli. Figlio politico dei neo-nazisti Franco Freda e Giovanni Ventura. C’è poi Nicola Martello, uno dei capi di Fortezza Europa, attivo da tempo tra i camerati, e Francesco Barini, presidente di Amt, l’azienda di mobilità e trasporti partecipata dal Comune di Verona, nominato dal sindaco poco dopo il suo insediamento. Proprietario di casa è Vittorio Bonfanti, coordinatore di Verona Pulita, lista civica che siede in consiglio comunale e appoggia qualsiasi decisione di Sboarina.

È il 16 novembre del 2018 quando Francesco Barini accetta un altro invito. L’incontro si consuma tra braccia alzate e saluti fascisti. Seduti intorno alla tavola ci sono il leghista Daniele Polato, assessore alla sicurezza; Roberto Bertolo che siede nel consiglio d’amministrazione di Aima, sponsorizzato dallo stesso Polato; Cristian Armigliato, attivissimo nella curva Hellas; Nicolò Sesso, consigliere eletto con la lista Battiti per Verona. E Simone Derio Sentinella, anche lui tra gli aderenti ?di Fortezza Europa e organizzatore delle briscole identitarie. 

Una Lega sempre più spostata verso destra, svuotata dall’animus primordiale. E che fa proprie le proposte da Medioevo del congresso mondiale della famiglia, ospitato nella Gran Guardia del Comune di Verona, che il sindaco ha deciso di concedere gratuitamente per l'occasione.

È per questo che Mauro Bonato ?si è dimesso da capogruppo della Lega in Comune: «Non ?ho nessuna intenzione di tornare nel medioevo. Se qualcuno vuole fare questi raduni è bene che tolga il patrocinio di Comune, Provincia e Regione». C’è chi però come Federico Sboarina prenderà parte alla tre giorni consacrando ?Verona prima città reazionaria d’Italia.

Sul giornale in edicola da domenica 24 l'inchiesta esclusiva che rivela i finanziamenti  che partono dalla Russia di Putin, si inabissano nei paradisi fiscali e finiscono nelle casse di tutte le organizzazioni del congresso di Verona

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