Donat Cattin. Poi D'Alema. Quindi Renzi. E oggi Salvini. Ecco come il Bud Spencer della finanza è arrivato a totalizzare un record di incarichi

Presidente del comitato consultivo della Cdp. L’incarico, puramente onorario, potrebbe essere il colpo di coda di Fabrizio Palenzona, il Polifemo del credito (150 chili tutti al servizio d’una bulimica fame di potere) arrivato, ai tempi d’oro, a collezionare 18 poltrone. Il Camionista (ha esordito come leader dei padroncini di tir senza averne mai guidato uno) ha infatti avuto l’alzata d’ingegno di arruolarsi al renzismo proprio quando stava per finire al macero.

Devoto alla Madonna, un odio per i pm («maiali», la sua articolata definizione), linguaggio basic con maiuscole come piovessero, il Bud Spencer della finanza è cresciuto sotto l’ala di Donat Cattin. Poi, s’è legato ai reduci Dc Marini e Cesa, ma soprattutto ai dalemiani: ottenuto l’annullamento del primo matrimonio dalla Sacra Rota grazie alle entrature in Vaticano assicurate da Sodano, ha sposato la bielorussa Alla, ?la cui nipote è diventata moglie del suo discusso braccio destro Roberto Mercuri, socio in affari di Roberto De Santis. E cioè del co-armatore di Ikarus ai tempi di Max premier.

Archiviata pure la seconda cantonata con il naufragio di baffino, l’ex chierichetto ha cercato di riciclarsi come un novello Fregoli. Presidiando il fronte Berlusconi con Gianni Letta, via Bisignani (che lo chiama “Il Ciccione”), cognato dell’amicone Manfredi Lefebvre. E strizzando l’occhio a Salvini via Calderoli.

Intanto, mentre i nemici giurati (da Profumo a Mustier) lo attendono al varco, da campione del capitalismo di relazione, amico insieme di Tremonti, Fazio e del furbetto del quartierino Fiorani, il delfino (e esecutore testamentario) di Maranghi ha cercato di tenere in piedi il suo ormai pencolante network (Benetton, Ligresti, Pesenti, Caltagirone, Pagliaro, Guzzetti, Bernabè e il fu Passera). Consapevole che potrebbe fare la fine del ponte di Genova.«Senza la politica non avrei fatto quello che ho fatto», ha detto lui placido. Ma va?