Quindici multinazionali, quindici stage pagati in tutto il mondo. Una domanda di lavoro unica, da mandare al buio senza sapere neppure la destinazione. Blind Applying è il format lanciato da grandi aziende – come Michelin, General Motors, Bayer, Bnp Paribas – per trovare giovani lavoratori. Si può fare domanda sino al 7 dicembre
Il curriculum si manda on line, deve essere breve e senza lettera di presentazione. Qual è il lavoro? Non si sa. Dove sarà l’ufficio? Chissà. Potrebbe essere in Polonia, in Cina, oppure negli Stati Uniti. Si chiama Blind Applying proprio per questo: perché la domanda si fa alla cieca. A proporre questo insolito format è Potentialpark, una società svedese che si occupa di migliorare i collegamenti tra gli studenti e le aziende. Sino al 7 dicembre accetterà curriculum da tutto il mondo, garantendo poche – ma sostanziose – certezze: stage pagati in 15 multinazionali europee e americane, con trasporto e alloggio rimborsati.
L’iniziativa è nata nel 2013 da un’idea di Deutsche Telekom, colosso della comunicazione tedesca che ha cercato di risolvere un problema diffuso tra le grandi imprese: essere sommersi dai curriculum e al tempo stesso incontrare difficoltà a ricoprire certi ruoli.
«Perché gli studenti spesso hanno in mente un percorso di carriera già prima di cercare lavoro», spiega Marco Del Canale, responsabile per l’Italia di Potentialpark. «E così associano in modo meccanico la propria laurea a una determinata azienda». Il risultato è facile da immaginare: le banche affogano tra i neolaureati in economia, mentre le case farmaceutiche hanno la fila di novelli chimici. E non riescono a trovare chi si occupi di comunicazione, per esempio, perché chi potrebbe gestirla è impegnato a invadere di curriculum le aziende nel settore dei media. «Blind Applying è un modo per evitare tutto questo», continua Marco Del Canale. «Spesso i ragazzi rimangono sorpresi dal mondo del lavoro, perché chi studia marketing non si aspetta di farlo per una società di ingegneria. Ma il mercato di oggi è sempre più fluido: anche le aziende attive nel settore scientifico hanno bisogno di un responsabile delle risorse umane e di un social media manager».
I cosiddetti employers di Blind Applying sono quindici multinazionali con interessi che spaziano in tutti i campi e sedi sparse tra Germania, Francia, Svizzera, Finlandia, Svezia e Stati Uniti. Ce n’è davvero per tutti i gusti: l’americana Deloitte offre consulenze e revisioni, la francese L’Oréal si occupa di cosmetici mentre la finlandese Stora Enso produce carta e pasta di cellulosa. Le case farmaceutiche coinvolte sono tre: Bayer, Covestro, Johnson&Johnson. Per il settore automobilistico c’è General Motors, per quello bancario la Bnp Paribas. Ci sono poi Michelin e Enterprise Rent-A-Car, giganti nella produzione di pneumatici e nel noleggio di autoveicoli. Per le comunicazioni si può puntare sulla svedese Teliasonera e la Deutsche Telekom, per il mondo dell’energia sulla francese Engie (sino a pochi mesi fa GDF Suez). Tuv Nord Group si occupa di tecnologia dal campo delle risorse naturali a quello aerospaziale, mentre Peek & Cloppenburg ha un impero di negozi di abbigliamento multimarca.
Nel 2013 i curriculum inviati tramite Blind Applying sono stati 10 mila. I 13 mila del 2014 sono arrivati da 120 Paesi, dal Pakistan alla Nigeria: le nazioni più rappresentate sono state la Germania, la Spagna, la Francia, la Cina e l’Italia. Gli stage offerti – uno per azienda - sono rivolti agli studenti, per cui si darà molto spazio alla motivazione oltre che al curriculum. Alle 23.59 del 7 dicembre stop alle application. Dal giorno dopo partirà una sorta di “calendario dell’avvento”, con le aziende che piano piano sveleranno le posizioni disponibili. Da gennaio si sapranno i vincitori: una decina lavoreranno in Europa, gli altri nel resto del mondo (sicuramente negli Stati Uniti). Gli stage inizieranno nell’estate 2016 e dureranno almeno tre mesi, con massimo 2100 euro di rimborso per le spese di viaggio e alloggio. «Il salario sarà adattato al costo della vita del Paese di destinazione», assicura Potentialpark. «Essendo una campagna in cui le aziende si espongono internazionalmente, è loro interesse dare stipendi dignitosi».
Nonostante le opportunità di stage siano destinate agli studenti, anche i neolaureati possono inviare la candidatura per entrare a far parte della community di Blind Applying. «Tutti i partecipanti vengono infatti inseriti in un database comune», continua Marco Del Canale di Potentialpark. «Durante l’anno riceveranno comunicazioni sulle posizioni aperte da queste aziende. Con quindici imprese così grandi c’è praticamente qualsiasi possibilità».