La fiera veronese è il momento per fare il punto della situazione della viticoltura italiana. Scenario complicato, ma vince l’ottimismo

L’occasione del Vinitaly – che va in scena fino al 5 aprile, nel quartiere fieristico di Verona, per la sua 55^ edizione – è un appuntamento imperdibile per fare il punto sulla situazione della viticoltura peninsulare. Inutile nasconderlo, lo scenario resta complicato. Se il 2022, infatti, ha fatto registrare tassi in crescita nei valori dell’export (arrivato a 8 miliardi di euro) combinati a una tenuta nel volume della produzione (aspetto in cui l’Italia è da anni leader mondiale), non si possono negare le difficoltà del segmento, che ha fatto registrare un calo delle vendite nella Gdo ed è alle prese con aumenti dei costi della produzione che si spingono, in alcuni casi, a superare il 60 per cento.

 

A mio avviso, è in momenti come questo che è necessario compattarsi, concentrandosi sui propri punti di forza. Ecco allora che risultano fondamentali l’accuratezza nella fattura, la pulizia stilistica, l’attenzione alla valorizzazione dei vini da monovitigno: tipologie fondamentali tra le quali segnalo, per motivazioni diverse, Aglianico e Nascetta, per me tra gli asset del futuro. A ciò si unisce il riaccendersi dell’interesse in alcune aree per anni considerate erroneamente ai margini del movimento; penso soprattutto al Vulture, ma anche al Sannio e alla Valle d’Aosta. Quello italiano è, per forza di cose, un quadro complesso, il quale si associa all’enorme patrimonio di biodiversità che possediamo. Proprio per questo, per questa sostanziale vocazione, non si può che essere ottimisti. A seguire, una mia piccola scelta di bottiglie pensata per l’occasione.

 

Rosso

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Fattoria di Valiano
Chianti Classico DOCG Riserva Poggio Teo 2019
PUNTEGGIO: 95+/100 – Prezzo: €
Un Chianti Riserva di sottile precisione. Naso di amarene sotto spirito, sottobosco e alloro, officinale-balsamico alla beva.

 

 

Dolce

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Colosi
Malvasia delle Lipari DOC Passito Na’jm
PUNTEGGIO: 95/100 – Prezzo: € €
Malvasia e Corinto nero in blend, un vino dolce raffinatissimo. Note di fichi caramellati, fiori di zagara e miele di acacia, beva succosa.

 

Bianco
Cogno
Langhe DOC Nascetta Anas-Cëtta 2022
PUNTEGGIO: 98/100 – Prezzo: €
Frutto di un lodevole progetto di recupero, sa di bergamotto, pesca bianca, menta. Palato con bella sapidità e ritorno floreale-mentolato.
€ da 15 a 25 euro - € € da 25 a 35 euro - € € € più di 35 euro

 

Bio

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Selva Capuzza
Bianco Selva Capuzza 2021
PUNTEGGIO: 95/100 – Prezzo: €
Figlio prediletto dello splendido anfiteatro del Garda, naso di zest di cedro, prugna gialla in confettura e salvia limonata. Bocca di densità e tensione, croccantissima.

 

Spumante
Quadra

Franciacorta DOCG Riserva Dosaggio Zero Qzero 2016
PUNTEGGIO: 95/100 – Prezzo: € €
Mario Falcetti e le sue «bollicine da meditazione». Note di salvia, poi eucalipto e ancora pesca bianca. Bocca salmastro-sapida, bella persistenza.