Opinionista del reality di Canale 5 ma anche di Venus Club, la cantante continua a scegliere brutti programmi. Ma non fa nulla per nascondere il suo sano disinteresse. E così spunta fuori il suo lato migliore

Per tanti, troppi, lunghissimi anni Iva Zanicchi ha fatto proprie le parole di “Testarda io”: «Non so mai perché ti dico sempre sì». E annuendo e annuendo si è impelagata in una serie estenuante di cattive partecipazioni televisive, ognuna delle quali sbriciolava precipitosamente quell’endemica simpatia donatale da madre natura.

Opinionista all’arrembaggio, tuttologa dell’ultima ora, giurata improvvisata, battutista impreparata. Sino a che, varcata trionfalmente l’annosa soglia degli ottanta anni, finalmente è tornata nel posto in cui gioco forza non poteva che sentirsi a suo agio: se stessa. Abbandonate inutili zavorre, ha tirato fuori i lati più rotondi della sua naturale ironia come il ripieno di un tortellino ben fatto e pur continuando a prediligere l’inutilità come caratteristica principale dei programmi in cui si accomoda, si è come estraniata da quegli studi, esplicitando senza tema di essere scoperta il suo più convinto distacco.

Così, come Troisi, ha ricominciato da tre. Il lunedì e il venerdì nella poltrona dell’Isola dei Famosi, quella sottospecie di Giochi senza Frontiere in mutande in cui si devono commentare come se fossero degne di nota le meste gesta di sconosciuti mangiatori di riso, sembra sempre più spesso Piperita Patty che alza all’improvviso la testa arruffata dal banco e urla “Sono sveglia!”. E la cosa più esaltante è che non muove neppure un dito per cercare di nascondere il suo santo disinteresse, buttando qua e là qualche blanda parolaccia per fare colore, mentre il piccolo circo dei piccoli colleghi al suo fianco si affanna per rendere ancora più ovvie le banalità esternate da contratto.

 

Il giovedì invece Iva Zanicchi da Ligonchio è al tavolino con Mara Maionchi del “Venus Club” di Italia 1, e poco importa che la trasmissione sia un’inutile robina notturna in cui si esaltano principalmente i volti di Mediaset. Perché il duetto che le due signore regalano è una puntualissima versione femminile di Statler e Waldorf sedute in galleria al Muppet Show. «Io non sento, che ha detto?» «Ah non lo so, non ho visto» si rimpallano, infischiandosene bellamente delle ospiti sul palchetto e andando dritte e fiere per la loro strada.

 

Certo, restano sempre altri quattro giorni di palinsesto in cui si rischia di intercettarla nei panni di una salviniana entusiasta nei dannosi talk show di Rete 4, ma siamo fiduciosi che prima o poi tornerà a cantare anche un’altra strofa del celebre brano di cui sopra: «Ora non mi chiedere perché se a testa bassa vado via, per ripicca, senza te».