I documenti dell’inchiesta internazionale dell’Icij svelano i segreti e i patrimoni dei potenti della terra

Lo sceicco di Dubai, Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, è una delle personalità più importanti del Medio Oriente. Dal 2006 è primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi. Come uomo d’affari, controlla ricchissimi fondi d’investimento con base a Dubai e gli viene accreditato un patrimonio personale di 18 miliardi di dollari. Sotto il suo governo, gli Emirati sono diventati uno dei più importanti centri finanziari offshore e una rinomata meta del turismo di lusso.

 

I Pandora Papers rivelano che lo sceicco Al Maktoum ha utilizzato segretamente società anonime con sede in altre giurisdizioni offshore, come Bahamas e Isole Vergini Britanniche. Tre società offshore, in particolare, sono state impiegate a partire dal 2008 per favorire l’espansione internazionale della compagnia telefonica Axiom, che ha tra i principali azionisti il gruppo Dubai Holding, controllato dallo sceicco stesso.

 

Due di queste società offshore hanno avuto come amministratore unico, dal 2011, l’uomo d’affari Faisal Al-Bannai, fondatore e azionista di maggioranza della Axiom. Al-Bannai è anche titolare di una società privata, Dark Matter, che nel 2019 è stata accusata da un’inchiesta giornalistica internazionale dell’agenzia Reuters di aver spiato e hackerato i telefonini e i computer di attivisti per i diritti umani, giornalisti e oppositori politici del governo degli Emirati.

Le società offshore collegate ad Axiom e allo sceicco e primo ministro di Dubai sono state chiuse tra il 2020 e il 2021.