Le reazioni dei principali giornali internazionali allo scontro politico tra il Quirinale e l'accoppiata Lega-5 Stelle. Per i quotidiani economici la decisione di Mattarella ridà ossigeno all'euro, eppure andare a nuove elezioni potrebbe essere un pericolo ancora maggiore di un governo anti-Bruxelles

«L'Europa tira un momentaneo sospiro di sollievo». Il New York Times riassume con questa frase il sentimento provato a Bruxelles dopo le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l'annuncio da parte di Giuseppe Conte di aver rimesso il mandato conferitogli per formare il governo. «Mattarella, mite custode delle istituzioni – ha aggiunto il quotidiano della Grande Mela – ha impartito una lezione di educazione civica agli italiani spiegando che stava solo portando avanti i suoi obblighi costituzionali per nominare un governo stabile, che proteggesse gli interessi italiani».

Per il Washington Post «l'Italia è nel caos politico» in quello che è stato definito «uno scontro istituzionale senza precedenti». La bocciatura da parte del Quirinale di Paolo Savona come ministro dell'Economia è ovviamente al centro delle discussioni anche sui quotidiani internazionali. Sul Telegraph viene raccontata «la reazione furiosa dei partiti populisti» al no di Mattarella all'economista anti-euro. Libération ne ricorda le ragioni: «Savona è diventato un fedele oppositore della moneta unica e sta sviluppando una germanofobia sfrenata», tanto da dichiarare che l'euro fosse «una prigione tedesca» per l'economia italiana, una nuova forma di «colonialismo». Ma il quotidiano della sinistra francese ricorda anche un precedente, avvenuto nel 1994: «In quel caso il presidente Oscar Luigi Scalfaro si rifiutò categoricamente di nominare Cesare Previti, il sulfureo avvocato di Berlusconi, ministro della Giustizia».

Intanto i mercati finanziari sembrano aver apprezzato la scelta del presidente della Repubblica. Sul Financial Times viene sottolineato come «le obbligazioni italiane siano rimbalzate dopo una settimana dolorosa e l'euro è tornato a crescere in seguito all'abbandono dell'iniziativa da parte dei populisti di formare un governo». Il quotidiano finanziario inglese intervista Silvia Ardagna, economista di Goldman Sachs, sulle decisioni prese nel nostro Paese: «L'incertezza politica rimarrà elevata. Le potenziali nuove elezioni, molto probabilmente ad ottobre, non verrebbero viste come uno sviluppo positivo per l'economia italiana».

Dopo che nei giorni scorsi aveva definito gli italiani degli «scrocconi», la rivista tedesca Der Spiegel guarda avanti, alle prossime mosse del capo dello Stato: «Un team di professionisti, invece dei politici di partito, dovrebbe portare fuori l'Italia dalla crisi. Il presidente ha convocato l'economista Carlo Cottarelli, che dovrebbe guidare un governo transitorio in attesa di nuove elezioni».

Il sito della Bbc si concentra invece sulle sorti di Mattarella: «L'Italia è impantanata in nuovi disordini politici, con il presidente che sta affrontando la richiesta di impeachment dopo aver posto il veto sul ministro delle Finanze». Per il Guardian «la decisione del presidente di rifiutare la nomina di Savona non ha precedenti nella storia recente e ha messo in luce un profondo divario tra Mattarella, capo di Stato che suppone essere politicamente neutrale, e i due partiti populisti, i quali hanno lottato disperatamente per formare un governo e avere un rapporto di scontro con Bruxelles».

Una strada, quella dell'impeachment, che viene fortemente sconsigliata dai conservatori tedeschi della Frankfurter Allgemeine Zeitung: «Sarebbe un processo lungo e laborioso che potrebbe paralizzare completamente un Paese malato». Gli spagnoli di El País sembrano avere piena fiducia nel presidente italiano: «Ora toccherà a Sergio Mattarella, che ha solo difeso l'identità europea dell'Italia ed è stato accusato di essere un complice delle agenzie di rating, portare fuori il Paese da questo pasticcio».