Dopo il Molise, la coalizione Lega Nord-Forza Italia-Fratelli d'Italia più due liste civiche conquista anche una delle regioni locomotrici del nostro Paese con oltre il 50 per cento. Bocciata l'amministrazione del centrosinistra. Deludono i grillini, terzi e molto distaccati dai primi due. Affluenza ai livelli di 5 anni fa ma molto in calo rispetto al 4 marzo

Friuli-Venezia Giulia al centrodestra. Massimiliano Fedriga, Lega Nord, già senatore, sarà il nuovo presidente della Regione. 
Il senatore di Verona ha raggiunto il 57,1% dei voti, seguito da Sergio Bolzonello, candidato del centrosinistra, al 26,8% per cento. Solo terzo e più distaccato il candidato del M5s, Alessandro Fraleoni Margera, con il 11,07 per cento. Si tratta della seconda vittoria di fila dopo il voto politico da parte del centrodestra, che domenica scorsa aveva conquistato la presidenza del Molise. Quarto Sergio Ceccotti, candidato con il Patto per l'Autonomia, con il 4,4 per cento. 

Lega Nord di gran lunga il primo partito, con il 34,9% dei voti. Segue il Pd con il 18,1 per cento, Forza Italia con il 12,1 per cento e M5s con 7,1 per cento. Rispetto alle politiche, guadagna in percentuale il centrodestra e perdono Pd e M5s. I democratici avevano preso il 18,7 e i pentastellati erano arrivati fino al 24,6%. La Lega Nord invece aveva preso il 25,8 per cento e Fi il 10,7 per cento. Stabile Fratelli d'Italia (5,5 alle politiche, 5,3 alle regionali). 
Secondo alcuni, la debacle del MoVimento si deve al mancato conseguimento di un accordo politico con la Lega Nord per il governo dell'Italia. 

L'affluenza è stata all'incirca sui livelli delle elezioni regionali del 2013. Hanno votato il 49,65 per cento degli aventi diritto (549.806 elettori su 1.107.415), mentre 5 anni fa furono il 50,48. Ma sono percentuali molto più basse rispetto a quella registrata per le ultime elezioni politiche del 4 marzo, quando ha votato il 75,12 per cento. Si tratta inoltre dell'affluenza più bassa di sempre alle regionali del Friuli-Venezia Giulia.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, si è complimentato con il compagno di partito. «Nasce oggi un asse forte e concreto tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. I cittadini ti guardano e ti giudicano e infatti hanno premiato il programma di Max, la sua coerenza, la voglia di fare, l'obiettivo di dare ai friulani un nuovo Rinascimento, dopo i risultati deludenti della precedente Amministrazione», ha detto all'Ansa.

La deputata Michaela Biancofiore considera questo voto una bocciatura della strategia di Luigi Di Maio nella trattativa con la Lega Nord per dare un governo al Paese. «I feroci malvagi incomprensibili veti al Presidente Berlusconi e a Forza Italia si stanno rivelando un boomerang micidiale per i 5 stelle destinato a concretizzarsi dal Brennero a Lampedusa», ha dichiarato. «Ora mi auguro che questa sonora legnata, dopo il Molise, serva a far comprendere a Di Maio e Casaleggio che il loro elettorato è volubile e perlopiù di opinione e che gli italiani vogliono fatti per continuare a credere. Fatti che si possono ottenere solo facendo nascere un governo con le forze scelte dagli elettori nelle urne del 4 marzo»

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