La maggioranza è in mano ai cinesi di ChemChina, mentre altre quote sono di russi e italiani. Questa la ragnatela del controllo
La figura mostra la catena di controllo del gruppo Pirelli. Attraverso la società Marco Polo International Italy la maggioranza è nelle mani del gruppo cinese ChemChina, mentre le quote di minoranza sono divise fra alcune società russe che fanno riferimento al gruppo petrolifero Rosneft e i soci italiani legati a Marco Tronchetti Provera. Una struttura così complessa è originata dalla necessità di controllare le due aziende industriali con pochi capitali, riversando nella stessa Pirelli i debiti fatti dai soci nel 2015 per togliere la società dalla Borsa. La catena è in evoluzione: è già stata decisa la fusione di Coinv in Camfin. Pirelli ha ceduto il 38 per cento di Pirelli Industrial alla High Grade Investment Management per 266 milioni e il 10 per cento a Aeolus per 70 milioni (reinvestiti per rilevare attività di Aeolus); poi Pirelli Industrial è stata messa sotto TP Industrial Holding, scorporata da Pirelli e girata ai soci.
(passando con il mouse sui vari nodi, è possibile leggere i nomi e la nazionalità. I numeri sulel frecce indicano la percentuale di quote possedute)