Il Senato approva la norma che permette di dire no all'accanimento terapeutico con 180 voti a favore, 71 contrari e 6 astenuti. Pd, sinistra e M5s esultano insieme all'associazione Luca Coscioni. Ma il centrodestra protesta: «Aboliremo questa norma stalinista che permette la morte di Stato nella prossima legislatura»

Il Senato ha approvato la legge sul biotestamento con 180 voti favorevoli, 71 contrari, 6 astenuti. La legge era passata alla Camera il 20 aprile del 2017 e da allora ha avuto un iter tormentato: la presidente della commissione Emilia De Biasi a fine ottobre si è dimessa per accorciare i tempi di esame. In Aula ha dovuto invece superare l’ostruzionismo delle opposizioni, che hanno proposto centinaia di emendamenti, e l’insidia del voto segreto.

In Parlamento era presente anche l’Associazione Luca Coscioni, a cui il presidente del Senato Pietro Grasso ha rivolto un saluto durante i lavori. Sulle tribune c'era anche Mina Welby, presidente dell'associazione e moglie di Piergiorgio, oltre ai genitori di Luca Coscioni Rodolfo e Anna Cristina e la figlia di Carlo Lizzani, Flaminia. Con loro anche Generosa Spaccatore, moglie di Luigi Brunori e Maddalena Soro, moglie di Giovanni Nuvoli.

L'Associazione ha promosso attivamente l’approvazione della biotestamento. Lo scorso martedì 5 dicembre ha consegnato al Presidente del Senato Grasso 27mila firme raccolte in calce all’appello di Dj Fabo per un immediato ok senza modifiche. Firme che si aggiungono alle oltre 121mila raccolte per la proposta di legge popolare depositata nel settembre 2013, e alle oltre 158mila sottoscrizioni dell’appello lanciato da Mina Welby, così come all’appello dei senatori a vita e a quello dei quasi 90 sindaci italiani e 2 presidenti di regione.

«L’approvazione definitiva della legge sul biotestamento è un importante e positivo atto di responsabilità del Parlamento», ha scritto su Twitter la presidente della Camera Laura Boldrini. «D’ora in poi i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari saranno meno soli in situazioni drammatiche».


A favore del provvedimento Pd, Movimento 5 stelle e sinistre. Mdp ha votato «convintamente» sì. «È una legge buona e importante» ha dichiarato in Aula la senatrice di Mdp Nerina Dirindin «un provvedimento che a noi pare chiaro, equilibrato ed essenziale». Per quanto riguarda l'accusa di deriva verso l’eutanasia, la senatrice ha affermato decisa: «È segno che altri argomenti non ci sono, è segno forse anche di disonestà intellettuale». «È una delle pagine più belle della legislatura» le fa eco Roberto Speranza, segretario di Mdp.

Anche i verdiniani hanno votato sì. «Le immagini del dj Fabo riproposte ieri in un tribunale valgono più dei fiumi di parole spese in quest'aula sul testamento biologico per spiegare che questa è una legge di civiltà, una legge necessaria» ha affermato il senatore Riccardo Mazzoni di Ala. «Le persone sottoposte a sofferenze terribili con malattie irreversibili hanno il diritto di scegliere come morire, è un diritto umano fondamentale. E a loro dovremmo chiedere scusa per il colpevole ritardo della politica e del Parlamento».

Fabio Cappato ha espresso tutto il suo entusiasmo per l’approvazione della legge: «È un passo in avanti enorme nel rispetto della libertà di scelta delle persone che soffrono, dei malati terminali». E annuncia: «La prossima legislatura sarà quella in cui chiederemo di discutere e approvare anche la legge per l'eutanasia legale». L’esponente dell’Associazione Luca Coscioni, in questi giorni sotto processo a Milano per aver aiutato a morire in Svizzera Dj Fabo, poi ricorda: «Non saremmo arrivati a questo punto senza il coraggio di tante persone. Welby, Piludu, Fanelli, Fabo, Dominique Velati ci hanno messo la faccia rischiando personalmente, esponendo pubblicamente la propria sofferenza e il proprio dolore per conquistare una libertà per tutti».

Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Idea hanno votato contro. Per Gaetano Quagliarello: «Il Parlamento ha approvato la via italiana all'eutanasia, che avrà il nostro fermo dissenso oggi, e lo avrà domani, quando un nuovo parlamento e una maggioranza di centrodestra metterà riparo alle grandi storture». Per il presidente di Idea sono tre gli elementi introdotti dalla legge da modificare: il ruolo del medico e l’obiezione di coscienza, il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento, l’idratazione e l’alimentazione forzate.

Anche per la Lega Nord la legge sul biotestamento «è un pasticcio e un preludio all'eutanasia». «Volevamo una legge di civiltà» ha dichiarato il capogruppo leghista Gian Marco Centinaio «e questa non la è. Quindi votatela, non saremo mai vostri complici».

Per Maurizio Gasparri la legge: «Introduce l'eutanasia, cancella l'obiezione di coscienza dei medici, obbliga qualsiasi struttura pubblica o privata a obbedire a un editto statalista e a tratti stalinista, che prevede la possibilità che bambini come Charlie Gard vengano uccisi». Il senatore di Forza Italia è una dei più strenui oppositori del provvedimento: durante la discussione in aula ha dato più volte in escandescenza, costringendo più volte Roberto Calderoli, presidente vicario dell’aula, a intervenire.