Alle prese con un'invasione senza precedenti di roditori, in una mail l'azienda chiede la "preziosa collaborazione" dei giornalisti per affrontare l'emergenza
Topi che scorrazzano allegramente fra i vialetti e nelle palazzine, resti di cibo rosicchiato negli uffici, a volte perfino le deiezioni nei cassetti delle scrivanie lasciati aperti. A Saxa Rubra da qualche tempo i roditori sembrano farla da padroni. A poco o nulla sembrano essere serviti finora i vari interventi di bonifica e derattizzazione fatti svolgere dalla Rai. Nel centro di produzione “Biagio Agnes”, complice anche la vicinanza del fiume Tevere, finora la battaglia segna un punto a favore dei mustelidi. Fra la comprensibile preoccupazione (quando non disgusto) di chi ci lavora, che sta tempestando di segnalazioni la direzione.
A preoccupare è soprattutto la palazzina G2, sede fra l’altro del giornale radio, dove di recente si sono moltiplicate le occasioni in cui sono stati avvistati i topi. E così l’azienda, un po’ per tranquillizzare gli animi, un po’ nella speranza di contribuire a risolvere il problema, ha mandato una mail ai dipendenti (centinaia i destinatari della missiva) per chiedere la loro “preziosa collaborazione” e vincere la sfida ingaggiata coi roditori. Come? Evitando di mangiare i panini in ufficio.
“Rispetto norme igieniche sulla consumazione dei cibi negli ambienti di lavoro” il titolo della comunicazione firmata dal Building manager di Saxa Rubra Alessandro Casalini. “Ci sono pervenute molteplici segnalazioni da parte di colleghi sul passaggio di topi, in alcuni casi anche con deposizione di deiezioni all’interno dei cassetti delle scrivanie di alcuni ambienti”, scrive Casalini, che riconosce come si tratti di un “fenomeno invasivo” che ormai ha portato addirittura al “ritrovamento di resti di cibo rosicchiati all’interno dei cassetti”.
Di qui la necessità di “ogni possibile azione preventiva”. A cominciare proprio dal “divieto assoluto di conservare all’interno dei propri locali generi alimentari di qualsiasi tipo” e tanto meno “lasciarvi residui dei pasti”. Nella speranza che la “preziosa collaborazione” dei dipendenti aiuti a vincere la battaglia.