Si chiama Blue Crude e si ottiene usando idrogeno (dall’elettrolisi), anidride carbonica (dall’atmosfera) ed elettricità (da fonti rinnovabili). Potrebbe essere la chiave per un mondo a zero-emissioni

Rudolph Diesel, l’ingegnere tedesco che alla fine dell’Ottocento inventò il motore che tutt’oggi porta il suo nome, intendeva sperimentare molti tipi di carburanti diversi in alternativa al petrolio. All’Esposizione mondiale di Parigi del 1900, fece funzionare un motore con l’olio di arachidi. Ma la sua avventura si interruppe nel 1913, quando scomparve in mare mentre era diretto a Londra, a bordo della nave Dresda.

Proprio a Dresda, la Audi ha appena sviluppato un carburante di nuova generazione che potrebbe aprire la strada a un nuovo mondo, come Diesel sognava di fare. La casa automobilistica tedesca lo chiama Blue Crude, il greggio blu. È fabbricato solo con acqua, anidride carbonica ed elettricità, rigorosamente prodotta da fonti rinnovabili. Potrebbe rivelarsi una soluzione ideale per contribuire a risolvere uno dei problemi più pressanti del mondo moderno: il riscaldamento atmosferico generato dall’utilizzo dei combustibili fossili.

«Questo diesel sintetico, fatto di CO2, è un grande successo della ricerca sulla via della sostenibilità», ha detto Johanna Wanka, ministro federale della Istruzione e della Ricerca. «Se riuscissimo a usare l’anidride carbonica come materia prima, potremmo portare un contributo cruciale alla protezione dell’ambiente e gettare le fondamenta della green economy».

Per produrre il Blue Crude, occorre prima trasformare l’acqua in vapore e, con un’elettrolisi ad alte temperature (800 gradi centigradi), dividere l’ossigeno dall’idrogeno. In due successivi passaggi, l’idrogeno viene fatto reagire ad alte temperature e ad alta pressione con il monossido di carbonio (CO) ricavato dalla CO2: una reazione che genera lunghe catene di idrocarburi.

Proprio come il vero greggio, il “greggio blu” può essere infine raffinato per produrre un carburante privo di zolfo e di idrocarburi aromatici da miscelare con carburanti tradizionali e, «in prospettiva», dicono alla Audi, anche da usare da solo.

Secondo la casa automobilistica del gruppo Volkswagen, l’efficienza dell’intero processo, dall’elettricità rinnovabile al Blue Crude, è alta: intorno al 70%. Il progetto di ricerca, partito nel 2012 con finanziamenti federali, è realizzato negli stabilimenti di Dresda della Sunfire, che collabora con Audi. Sempre a titolo sperimentale, parte dell’anidride carbonica utilizzata è stata estratta dall’atmosfera con la collaborazione di un altro partner, la Climeworks di Zurigo.

E qui sta il passaggio cruciale dell’intero progetto. Bruciando i combustibili fossili si genera anidride carbonica che, una volta nell’atmosfera, trattiene parte della radiazione infrarossa del pianeta Terra, riscaldandolo. Se si potesse ottenere un carburante dalla CO2 già emessa dalle attività umane (che al giorno d’oggi consumano 93 milioni di barili di petrolio al giorno, 14,7 miliardi di litri) si otterrebbe un impatto-zero sull’ambiente.

Ovviamente, affinché l’impatto sia neutro (o addirittura negativo, qualora il genere umano trovasse il sistema di catturare la CO2 dall’atmosfera su grande scala) c’è bisogno che l’acqua usata nell’intero processo venga riscaldata da fonti rinnovabili, come giustamente hanno previsto i ricercatori tedeschi. La Germania è all’avanguardia nella generazione elettrica da fonti solari ed eoliche. E, in questo processo produttivo, intravede un altro significativo vantaggio: l’elettrolisi ad alte temperature può essere usata dinamicamente, in modo da utilizzare l’energia verde nelle ore di massima produzione, stabilizzando così la rete elettrica.

L’impianto-pilota produrrà appena 160 litri al giorno di diesel sintetico, ma Audi e Sunfire già prevedono la costruzione di un nuovo impianto più grande. «Appena riceveremo il primo ordine – dice Christian von Olshausen, direttore della tecnologia di Sunfire – saremo pronti a commercializzare la nostra tecnologia». Secondo le prime stime, un litro del diesel ecologico di Audi costerà fra un euro e un’euro e mezzo (a seconda del costo dell’elettricità) e quindi non lontano dal prezzo di mercato del gasolio per motori diesel.
Rudolph Diesel ne sarebbe entusiasta.