Berlusconi e Di Pietro fra i politici. Della Valle e Marchionne per l'economia. Santoro, Travaglio e Saviano per i media. Un'agenzia di analisi della Rete ha stilato la classifica dei personaggi più citati nelle conversazioni sui social network e nei blog

Web dixit. O meglio, si dice sul Web. Ma il volume è quello di un megafono. Un team di analisti della Rete, la società di Milano Reputation manager, ha scandagliato gli umori e gli interessi dei milioni di italiani che ogni giorno animano i social network, cercano informazioni e notizie sui motori di ricerca, scambiano contenuti attraverso blog e forum on-line. Una platea potenziale di tutto rispetto: più di 20 milioni sono infatti gli italiani dotati di un profilo nell'agorà virtuale fondata da Mark Zuckerberg. «Quando scriviamo qualcosa su Internet è come se lo incidessimo nella pietra», spiega Andrea Barchiesi, amministratore delegato della società milanese, «le identità digitali - i contenuti che, nel complesso, definiscono quale è la nostra reputazione agli occhi di chi si interessa a noi in Rete - impiegano infatti almeno tre o quattro anni per formarsi. Anche per motivi tecnici. Un contenuto, inoltre, tende a diventare sempre più solido e resistente: è come una foresta che cresce».

La politica, tra Silvio e Tonino
Con 44 milioni di pagine, l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è il più presente nei principali motori di ricerca (Google, Yahoo! e Bing), tallonato da Antonio Di Pietro (40 milioni). Bisogna scendere a quota 9 milioni di risultati per incontrare il terzo politico più "ricercato", Romano Prodi, seguito da Gianfranco Fini, Umberto Bossi e Giulio Tremonti. Per Berlusconi 13 milioni di pagine Web anche nella classifica "social share", l'indicatore calcolato considerando i riferimenti contenuti in blog, forum, video on-line e social network. Analizzando le pagine e i gruppi pubblici (ufficiali e non) di Facebook sui politici emerge invece un quadro più frastagliato. Con Giuliano Pisapia, il sindaco di Milano, che suscita il 47 per cento di commenti e post. Nichi Vendola, che registra il 96 per cento dei consensi. E Berlusconi, ancora, che, nonostante raggiunga 1 milione e 390 mila citazioni, raccoglie un 60 per cento di opinioni negative.

Economia: Della Valle su, Marchionne giù
Mentre è in corso una vera e propria battaglia di marketing tra i brand italiani per accaparrarsi il maggior numero di "mi piace" e "fan" - a vincerla, per ora, sono il Milan e la Nutella, con 6 e 3 milioni di sostenitori - tre nomi ricorrono stabilmente nelle classifiche degli uomini d'affari stilate da Reputation manager: Diego Della Valle, Sergio Marchionne e Massimo Moratti. Il patron di Tod's, con 29 milioni di pagine ricercate, seguito da Giovanni Rana, a 12,7, ha nella presenza in termini assoluti il suo punto di forza. Il boss del gruppo automobilistico torinese si rivela il più mediatico, grazie alle 1842 notizie generate; classifica nella quale è seguito da Moratti, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, dalla quale Fiat all’inizio di ottobre si è staccata, e Fedele Confalonieri. Il petroliere e presidente dell'Inter punta invece sull'appeal nella sfera sociale. È infatti primo per presenza su blog, forum e video on-line. E su Facebook, dove, con quasi 20 mila fan Moratti concentra il 54 per cento di post e commenti. Positiva la maggior parte dei riscontri sul social network per Della Valle e Luca Cordero di Montezemolo. Indice verso, invece, per Sergio Marchionne. «A prescindere dai rapporti di forza che si delineano tra i singoli personaggi, il monitoraggio ha mostrato volumi di conversazioni on-line che solo un anno fa sarebbero stati impensabili. Sta cambiando soprattutto l'intensità con cui usiamo la Rete», specifica l'amministratore delegato di Reputation manager.

Borsino media: Santoro il più amato

Michele Santoro, Marco Travaglio e Roberto Saviano dominano la sezione dell'analisi dedicata ai giornalisti. Non solo sono i primi tre nomi presenti nella classifica di presenza nei motori di ricerca, dove Saviano è seguito a ruota da Bruno Vespa, presente in 6 milioni e 300 mila pagine. Ma ritornano anche nel trend analizzato per le news, in cui si inseriscono il conduttore di “Porta a porta”, terzo, e l'ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Nella classifica “social share”, dopo l'autore di 'Gomorra' e Travaglio, a distanza, si posizionano il direttore de 'la Repubblica' Ezio Mauro e il giornalista del 'Corriere della sera' Sergio Rizzo. Sono invece Gad Lerner e Michele Santoro i più amati dal popolo di Facebook, rispettivamente con una quota di giudizi positivi di 67 e 62 per cento.

Sport, Valentino contro José
Avrà senz’altro giocato un ruolo decisivo l'umanità dimostrata ancora una volta dal pilota originario di Tavullia in occasione della morte dell'amico e collega Marco Simoncelli, avvenuta a Sepang, durante il Gran premio della Malesia, ma è unanime il consenso raccolto da Valentino Rossi tra i membri del maggiore social network. Divide il podio con un allenatore, José Mourinho (27 per cento di post e commenti, 71 per cento dei consensi) e un altro pilota, ma di Formula 1, Sebastian Vettel (53 per cento di giudizi positivi). La testa della classifica dei più "social" è invece occupata da uno dei calciatori oggi a disposizione del Mou, l'attaccante del Real Madrid Cristiano Ronaldo, seguito dal fuoriclasse del golf Tiger Woods. Che, se sul green non ottiene più i risultati di un tempo, con quasi 176 milioni di pagine è ancora sulla vetta dei più ricercati dal Web.

«In particolare se scegliamo di rimanere anonimi, in Rete ci sentiamo tutti più liberi di esprimere le nostre opinioni», conclude Barchiesi, «anzi, direi che lo spazio digitale è vissuto come la massima espressione della libertà e della democrazia. E gli italiani, rispetto agli utenti esteri, sono senz'altro più "caldi", più emotivo nel modo di esprimersi. Nel bene e, a volte, nel male». «A little less conversation, a little more action please». Meno chiacchiere. Più fatti, prego. Canterebbe Elvis.